Esplosione a Pordenone: donna in terapia intensiva, servirà bonifica per la palazzina

La donna coinvolta ha inalato molto gas e presenta ustioni a mani, faccia e gambe: è in prognosi riservata. I carabinieri indagano sulla dinamica. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colpos...
Daniele Micheluz

E’ intubata, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Udine, con ustioni di secondo grado su mani, faccia e gambe la donna cinquantenne nel cui appartamento di via Ortigara a Torre di Pordenone c’è stata l’esplosione in seguito a una fuga di gas. La donna, dopo essere stata portata all’ospedale di Pordenone in ambulanza, è stata poi trasferita a Udine in elicottero. Le sue condizioni sono apparse via via più serie rispetto a una primo omento e la prognosi è riservata. A preoccupare è soprattutto la quantità di gas inalata. La donna, che vive sola, è assistita dalla sorella. E’ l’unica rimasta ferita dopo l’esplosione di giovedì alle 13.15. Tutti gli altri inquilini della palazzina stanno bene, anche una neonata e una donna incinta presenti al momento della deflagrazione, ma dopo una prima notte passata fuori casa, per loro ne seguiranno altre. I controlli dei Vigili del fuoco, che assieme ai Carabinieri hanno effettuato un sopralluogo anche oggi, hanno riscontrato l’agibilità solo per i quattro appartamenti del piano terra, ma anche all’interno di questi l’aria continua a essere irrespirabile. Per questo già ieri in serata, tutti i condòmini avevano deciso di sistemarsi altrove, da parenti o amici. Due sono gli appartamenti con danni strutturali: quello dove c’è stata l’esplosione e quello immediatamente sopra. Negli altri, il fumo ha annerito pareti e soffitti. Il vano scale è pressoché inutilizzabile. Prima di rientrare in casa servirà una bonifica e potrebbe servir e più di una settimana. Nel frattempo proseguono le indagini degli uomini dell’Arma per ricostruire la dinamica e le cause dello scoppio. La bombola del gas trovata aperta in camera da letto della signora è al centro della ricostruzione. La Procura di Pordenone, intanto, ha aperto un fascicolo per disastro colposo. 

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