Il 30 maggio sarà un giorno importante per l’economia di tutta la regione. In quella data sarà infatti inaugurato il terminal ferroviario intermodale Odorico da Pordenone. Ad annunciare il nuovo servizio all’interno dell’Interporto Centro ingrosso della città sul Noncello è il presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, che lo ha definito asset indispensabile per l’incremento di competitività e dell’attrattività del territorio.
Per Agrusti si tratta di un tassello fondamentale per l’evoluzione logistica non solo del Friuli occidentale, ma dell’intero Nordest. E le ricadute sull’aumento del traffico merci su Pordenone sarà garantito in futuro anche dall’apertura della Pedemontana Veneta prevista per l’anno prossimo. La nuova infrastruttura permetterà lo sviluppo del traffico sia con i porti del nord Tirreno sia con le nazioni del Nord e dell’Est europeo. L’impianto, che sarà gestito da Hupac, permetterà di trasferire dalla strada all’intermodale fino a 180 mila trasporti l’anno. Sviluppato su 100mila metri quadri con una superficie di stoccaggio di 50mila metri quadri, si articola su 7 binari, tre per la presa consegna dei convogli e quattro operativi, e ha una capacità massima giornaliera di 8-10 treni al giorno.
“In cima alla lista delle priorità – continua il presidente di Unindustria Pordenone – resta il completamento della Cimpello-Gemona, arteria da ultimare e trasformare in autostrada che, rispetto alla Pontebbana, permetterebbe di risparmiare 25/30 minuti e 15 chilometri di strada riducendo l’impatto socio ambientale della statale 13 tramite minore inquinamento” e garantendo “un bacino occupazionale più ampio per le imprese – conclude Agrusti – e minori rischi di marginalizzazione per le aree interne montane”.
