«Trieste al centro dell’Europa, riconoscimento dei drammi che questo confine ha vissuto»

Le misure anticovid ed il cordone di sicurezza hanno impedito una larga partecipazione popolare alla cerimonia di Basovizza. In centro a Trieste molti cittadini hanno manifestato il loro sostegno all’...
Andrea Pierini
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Due mani strette a chiudere un cerchio lungo cento anni di storia e di sangue. Trieste oggi è stata capitale dell’Europa e simbolo del Novecento, con la prima visita congiunta del presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella ed il corrispettivo sloveno Borut Pahor alla foiba di Basovizza e al monumento ai fucilati sloveni del TIGR, vittime della soppressione fascista. I due presidenti hanno siglato il ritorno del Narodni Dom, la casa del popolo, alla minoranza slovena, nel secolare anniversario dell’incendio che la distrusse, davanti agli occhi dell’unico testimone oculare ancora in vita, Boris Pahor, che ha ricevuto dalle mani dei due presidenti una doppia onorificenza.

“Oggi Trieste era al centro dell’Europa. Il gesto dei due presidenti, mano nella mano a Basovizza, è un riconoscimento dei drammi che questo confine ha vissuto”. Così il presidente della regione Massimiliano Fedriga al termine della visita dei due Capi di Stato.

Le misure anticovid ed il cordone di sicurezza hanno impedito una larga partecipazione popolare alla cerimonia di Basovizza. In centro a Trieste molti cittadini hanno manifestato il loro sostegno all’importante firma

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