Buon compleanno, Dolomiti! Sono trascorsi 10 anni da quando l’Unesco dichiarò Patrimonio Mondiale le nostre montagne. Era il 26 giugno 2009, la notizia arrivò da Siviglia. Da allora, per i Monti Pallidi è iniziato un nuovo corso che quest’anno sarà celebrato con una grande festa diffusa che, da Cortina d’Ampezzo, proseguirà per tutta l’estate, grazie ad un calendario di oltre 140 eventi.
A coordinare le tante iniziative sono la Fondazione Dolomiti Unesco e il Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato di celebrazione del decennale.
“Dopo 10 anni possiamo affermare con grande soddisfazione che l’ambiziosa sfida iniziale ha innescato un processo virtuoso che non manca di dare risultati molto positivi per il territorio. Oggi la Fondazione è apprezzata nel suo ruolo di piattaforma che promuove la gestione congiunta del Patrimonio Mondiale. Anche a livello nazionale e internazionale le Dolomiti sono uno dei siti più conosciuti non solo per il loro valore geologico e paesaggistico ma anche le attività che vengono svolte. Comunicare i valori del riconoscimento è relativamente facile: lo facciamo ogni giorno attraverso i canali social e l’ottimo riscontro mediatico che fortunatamente continuano ad avere le nostre iniziative”, dichiara Graziano Pizzimenti, assessore alle Infrastrutture e Territorio della Regione e presidente della Fondazione Dolomiti Unesco. “Più complicata è a volte la comunicazione interna, quella tra territori tanto diversi e ricchi di peculiarità. Ma anche su questo i passi avanti in dieci anni sono stati davvero apprezzabili: in molti contesti in cui portiamo avanti il nostro (talvolta poco visibile) lavoro di tessitura, si è ormai affermata l’abitudine di parlare del Patrimonio dolomitico nel suo complesso, di ciò che unisce le cinque province e non di ciò che le divide”.
“Gli invitati a questo compleanno, unico al mondo, siamo tutti noi – dichiara il direttore delle Fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini – per questo abbiamo lanciato il contest Dolomites Today che supera confini e limiti geografici. Il 26 giugno tutti possono festeggiare le Dolomiti, lasciandosi ispirare da esse e raccontando in un video messaggio il proprio rapporto con queste montagne uniche al mondo. Non basta però riconoscerne unicità e bellezza, è necessario soprattutto prendersene cura. A questo scopo il 26 giugno da Piazza Dibona partiranno 50 ragazzi dell’Alpinismo giovanile di Sat e Cai regionali dando vita al primo Campo Sentieri Dolomiti Unesco. Dal 26 al 30 giugno i ragazzi sistemeranno, ai piedi del Pelmo, alcuni sentieri fortemente danneggiati dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018”.
UN FILM COLLETTIVO
Anche per chi non potrà venire fisicamente a Cortina il 26 giugno, spazio alle Dolomiti: per tutta la giornata del 26 giugno tutti coloro che abitano le Dolomiti o le portano nel cuore potranno realizzare un proprio personale augurio alle montagne più belle del mondo. Il progetto “Dolomites Today” (www.dolomitestoday.it) è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio di storytelling dell’università di Udine e permetterà a tutti di inviare un breve filmato con un pensiero sul significato di questi 10 anni di Dolomiti Unesco. Tutti i contributi confluiranno, poi, nella creazione di un toccante racconto filmato collettivo. Le Dolomiti sono Patrimonio Mondiale, quindi di tutti. Anzi di ognuno: per questo la Fondazione Dolomiti Unesco ha avuto questa intuizione innovativa e coinvolgente, partendo dall’idea che ogni giornata sulle Dolomiti costituisca per ciascuno un unicum di bellezza, emozione e grandi ricordi.
LE FESTE FRA I RIFUGI IN QUOTA
Dopo l’evento celebrativo iniziale a Cortina d’Ampezzo il 26 giugno, e quello del 29 giugno a San Vigilio di Marebbe con il ‘Dolomites Unesco Fest’, durante l’estate i festeggiamenti si spostano in quota con appuntamenti fra i rifugi dell’area cuore del Patrimonio Mondiale. In Friuli Venezia Giulia un appuntamento da non perdere è quello del 7 settembre al rifugio Cava Buscada, per parlare di geologia e andare alla scoperta della storia della Terra, in un evento in collaborazione con il Muse – Museo della Scienze di Trento e il Parco Naturale delle Dolomiti friulane.
GIOVANI PROTAGONISTI
Durante la giornata del 26 giugno sarà dato grande spazio ai giovani con momenti dedicati ai gruppi sportivi e al campo sentieri della Società Alpinisti Tridentini e del Club alpino italiano (CAI Friuli Venezia Giulia, CAI Veneto e CAI Alto Adige), impegnati nella ricostruzione dopo i danni di Vaia. Un gruppo di 45 giovani partirà proprio nel pomeriggio da Cortina d’Ampezzo alla volta della zona del Monte Pelmo per risanare alcune ferite della tempesta che ha colpito le Dolomiti a fine ottobre. Incontrarsi, stare insieme, costruire un senso di appartenenza “dolomitico”, costruire relazioni e imparare sul campo l’importanza della cura del territorio. Non basta avvicinare i giovani alla bellezza della montagna, bisogna insegnare loro a prendersene cura. Soprattutto in un momento in cui moltissimi sentieri hanno subito danni ingenti.
LA MISSION E LA TUTELA
“Essere cittadini di un luogo come il nostro – afferma Morandini – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”. Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio e incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione.
UNA STORIA ANTICA VENUTA DAL MARE
Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso, un mare di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni, che in un tempo lontano, cominciò a sollevarsi per sfuggire agli abissi ed arrivare a toccare il cielo, fino a giungere ai giorni nostri a formare un nuovo “mare” di monti e pietra. Nei secoli, le Dolomiti sono state e continuano ad essere anche il terreno di grandi sfide alpinistiche, l’indirizzo di eventi sportivi internazionali – basti pensare alla Coppa del Mondo di Sci Alpino e ai prossimi Mondiali del 2021, oltre, naturalmente ai Giochi del 1956 che rinnovano il sogno olimpico del 2026 – ma soprattutto la casa di tanti uomini e donne che hanno deciso di impegnarsi nella cura del proprio territorio.
Tutti i dettagli sulla Rete dei 140 Eventi del decennale sono disponibili sul sito ufficiale delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco all’indirizzo www.dolomitiunesco.info.