105 anni fa la Battaglia del Podgora sulle pendici del Monte Calvario

Celebrato il sacrificio dei Carabinieri durante la Grande Guerra. Il generale dei Carabinieri, Giovanni Nistri, ha ricordato il momento di emergenza allora come oggi e la presenza e partecipazione del...
Ivan Bianchi
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Oggi, 21 luglio 2020, l’Arma dei Carabinieri ha commemorato il 105° anniversario della Battaglia del Podgora – dove il 19 luglio 1915 due Battaglioni di Carabinieri si immolarono durante l’assalto a quota 240 – con due solenni cerimonie, presiedute dal Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Giovanni NISTRI, e celebrate sul luogo ove riposano le spoglie dei Caduti del fatto d’armi.

Il Comandante Generale dell’Arma, prima di recarsi sui luoghi delle cerimonie, ha visitato il Comando Legione Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, accolto dal Comandante della stessa, Generale di Brigata Antonio FRASSINETTO. Si è intrattenuto con gli Ufficiali dello Stato Maggiore ed ha incontrato una parte del personale dell’intera Legione rivolgendo parole di ringraziamento per l’operato svolto ed i risultati conseguiti, anche durante il periodo dell’emergenza Covid.

Si è recato, quindi, al Sacrario Militare di Oslavia, che custodisce le spoglie di oltre 57.000 Caduti nelle Battaglie dell’Isonzo ove, accompagnato dal Presidente del Consiglio della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, arch. Piero Mauro ZANIN, che è intervenuto in rappresentanza del Governatore, e dal Prefetto di Gorizia, dott. Massimo MARCHESIELLO, ha deposto una corona d’alloro alla croce del Sacrario. Gli onori militari sono stati resi da una guardia di carabinieri in Grande Uniforme Speciale alla presenza del Gonfalone del Comune di Gorizia – decorato di M.O.V.M. -, dei labari delle Associazioni Nazionali Carabinieri e Forestali e di un contenuto numero di Autorità civili e militari.

Dopo aver deposto una corona d’alloro all’ingresso della torre principale del  Sacrario, il Generale NISTRI ha voluto rendere un personale omaggio ai Carabinieri Caduti sul Podgora il 19 luglio 1915, ponendo un cuscino di fiori presso il settore di sepoltura situato al 3° piano del torrione centrale dove si è raccolto, in doveroso silenzio, davanti ai 53 nomi dei Carabinieri che hanno perso la vita in quella tremenda battaglia.

Il Comandante Generale ha successivamente raggiunto le Autorità e gli invitati nella cripta del Sacrario, per un momento di preghiera, scandito dal cappellano della Legione Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”.

Nella seconda cerimonia sul Monte Calvario, dove il 19 luglio 1915 i Carabinieri Reali del 2° e 3° battaglione si immolarono, con gravi perdite, per conquistarne la cima, il Comandante Generale, il Sindaco di Gorizia, avv. Rodolfo ZIBERNA, ed il Coordinatore Provinciale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Gen. B. Valentino SCOGNAMIGLIO, hanno deposto tre corone presso l’obelisco a quota 240, mentre un picchetto in GUS con sciabole della Legione Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” rendeva gli onori militari ai Caduti. La ricorrenza quest’anno assume un significato ancora più profondo in quanto proprio 100 anni fa, per tale fatto d’armi, la Bandiera di Guerra dell’Istituzione, presente in prima linea nei combattimenti sul Podgora, ricevette la sua prima Medaglia d’Oro al Valor Militare.

La celebrazione si è conclusa con l’intervento del  Generale NISTRI, che ha commemorato il fatto d’armi e ha tenuto a rimarcare un parallelo tra l’operato dei Carabinieri in guerra 105 anni orsono e quello evidenziato oggi, in occasione dell’emergenza sanitaria. Rispetto ad allora nei carabinieri è, infatti, rimasta immutata la “consapevolezza di dover servire al meglio il proprio Paese, la collettività nazionale”, unita ad un altro valore essenziale: “la militarità che non è un abito, un dettaglio esteriore, bensì un abitus mentale, un proporsi eticamente e psicologicamente al senso del dovere, allo spirito di servizio, alla solidarietà, al sacrificio”. Oggi come ieri.

Alle due cerimonie erano presenti, inoltre, il Gen. C.A. Enzo BERNARDINI, Comandante Interregionale “Vittorio Veneto”, la dott.ssa Giuseppina Maria Patrizia DI DIO DATOLA, in rappresentanza del Commissario del Governo e Prefetto di Trieste, il Questore di Gorizia, dott. Paolo GROPUZZO, l’Ispettore Superiore Giovanni MARASSI, Delegato Interregionale dell’Associazione Nazionale Forestali Veneto – FVG. e alcuni delegati del Co.Ce.R., l’organo centrale di rappresentanza dei militari dell’Arma.

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