Tanti sacrifici nel 154° anno della Polizia Locale, il Comandante si commuove

Questa mattina nel salone del Parlamento del Castello di Udine si sono tenute le celebrazioni per il 154° anno di Fondazione del Corpo di Polizia Locale. Un anniversario molto particolare quello d...
Giancarlo Virgilio

Nuovi mezzi con telecamere per la lettura delle targhe, un’unità cinofila e 13 agenti in più, che diventano così 82. La Polizia Locale di Udine guarda avanti. Lo fa nel giorno del 154° anniversario di fondazione, celebrato questa mattina nel salone del Parlamento del Castello di Udine.

Un anniversario molto particolare quello del 2020 e che ha visto, in particolar modo in questi ultimi sette mesi, gli operatori della Municipale sempre in prima linea ad affrontare l’emergenza pandemica, il lockdown, le disposizioni imposte dai dpcm e il rischio Covid.

Un bilancio dolce-amaro quello fatto oggi dal comandante Eros del Longo, che oltre a parlare di sicurezza, controlli, prevenzione e di un corpo sempre più equipaggiato e numeroso, non poteva non ricordare i sacrifici compiuti dai suoi uomini, premiati con l’encomio dall’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti. Durante l’emergenza, tutto il personale non ha mai guardato l’orologio e tra straordinari e continui cambiamenti, ha sempre posto il proprio dovere davanti alla famiglia, sottraendo tempo e affetto ai propri cari. Impossibile per lui, a fine discorso, trattenere la commozione durante i ringraziamenti rivolti proprio verso i famigliari. Sul fronte della sicurezza, il Comune sta raggiungendo l’obiettivo di un agente ogni mille abitanti e di rafforzare il Corpo della Polizia locale dotandolo di nuovi veicoli, nuove telecamere con lettura targa e – a breve – di un’unità cinofila.

IL DISCORSO DEL COMANDANTE DEL LONGO

Autorità civili, militari, esimi colleghi, signor Sindaco e signor Assessore, ringrazio tutti per la Vostra presenza che rende onore al Corpo di Polizia Locale di Udine che qui ho l’onore di rappresentare e che oggi celebra il 154° anno di fondazione. In linea con lo spirito che ha contraddistinto questa Amministrazione durante il drammatico periodo del lockdown, in cui si è cercato comunque, nonostante le difficoltà, a dare spazio e vita alle aziende e imprese di questa città, autorizzando i mercati rionali prima, quando in tutta la Regione erano stati sospesi, e dando vita a quell’iniziativa di largo respiro che ha coinvolto i borghi cittadini e apprezzata pressochè da tutti che va sotto l’etichetta di “Udine sotto le stelle” nonché alla kermesse appena terminata di Friuli doc, dai più scongiurata, ma fortemente voluta dall’Amministrazione e che ha dato lustro non solo al coraggio e all’iniziativa del Comune, ma anche all’alto senso di responsabilità dei cittadini udinesi e del popolo friulano, per noi sempre un valore aggiunto, ebbene su questa linea d’onda l’Amministrazione ha ritenuto che anche la celebrazione della Fondazione del Corpo di Polizia Locale di Udine non potesse mancare in questo anno difficile per tutti.

Non possiamo nascondere che è stato un anno critico, che ci ha impegnato a fondo prima con l’emergenza epidemiologica del Coronavirus, poi, quando sembrava che il tutto volgesse al meglio, con l’emergenza profughi che ha assorbito la stragrande maggioranza delle forze in campo, di tutti, Polizia Locale e forze di polizia statali, in sinergia sotto il profilo operativo, dell’impegno e della condivisione delle problematiche, esplose drammaticamente in un momento in cui eravamo fragili, perchè uscivamo da un periodo di dura prova, ma al tempo stesso risoluti nel farvi fronte, grazie alla direzione e abnegazione del signor Prefetto e al prodigarsi di tutti i componenti del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che è comunque riuscito, nonostante i numeri e le difficoltà, a dare risposte adeguate e funzionali alle innumerevoli criticità riscontrate. Noi, credo, abbiamo fatto la nostra parte, nonostante risultiamo sconosciuti nelle stanze ministeriali……una volta in più delle tante !

L’emergenza profughi, che ha interessato in particolare l’ex caserma Cavarzerani, ha visto da parte nostra l’impiego su tre turni di 210 pattuglie per far fronte alle esigenze di pubblica sicurezza e 18 pattuglie per il controllo dall’alto con i droni, per un totale di 456 operatori impegnati e 2574 ore dedicate a questa delicata problematica. E qui permettetemi un plauso veramente sentito al mio personale che, chiamato a gestire le problematiche relative ai Minori stranieri non accompagnati, quasi triplicate rispetto all’anno precedente (si parla di oltre 130 minori), si è prodigato a tutte le ore del giorno e della notte per fronteggiare questa ulteriore emergenza, senza mai tirarsi indietro nonostante il rischio reale di contagio, in uno spirito di abnegazione che si può definire con una sola parola e un solo aggettivo: grande professionalità. Ma a rischio sono stati anche tutti coloro che per tre mesi hanno controllato sistematicamente gli accessi alla città e quei cittadini e profughi, fortunatamente una minoranza, che, incuranti dei divieti, girovagavano per il territorio comunale senza adottare le misure di sicurezza prescritte, in un caso anche disdegnando il rispetto delle altre persone frequentando locali pubblici pur essendo risultati positivi al tampone, se non addirittura aggredendo gli Agenti che effettuavano i controlli di rito, portando addirittura all’arresto di un trasgressore.

Durante il periodo di lockdown, solo il Corpo di Polizia Locale, ha controllato quasi 12.000 persone, sanzionandone circa 300 e denunciandone una cinquantina, mentre più di 4.000 sono stati i controlli sugli esercizi pubblici e commerciali con la chiusura di 4 attività.

Abbiamo sempre operato con coscienza, consapevoli del disagio vissuto dai cittadini, andando a volte anche oltre le nostre competenze, muniti dei necessari dispositivi di protezione che il Servizio Prevenzione e protezione del Comune ci ha sempre fornito consentendo di intervenire con le dovute protezioni e precauzioni.

Comunque non ci siamo mai tirati indietro, perchè come dice un vecchio adagio “Scappando da un problema aumenti soltanto la distanza dalla soluzione”. Per questo l’Assessore regionale alle Autonomie Locali, Funzione pubblica, Sicurezza e Politiche dell’immigrazione, corregionali all’estero e lingue minoritarie Pierpaolo Roberti il 6 agosto di quest’anno ha conferito al Corpo di Polizia Locale di Udine un Encomio con la seguente motivazione: “Per l’impegno profuso, con professionalità, spirito di sacrificio e grande senso del dovere, a favore della popolazione ed a garanzia dei servizi pubblici essenziali nella difficile lotta contro la pandemia da Covid-19” Sul piano operativo, è indubbio che le attività ordinarie hanno subito un decremento sul numero di controlli, salvaguardando però alcune aree d’intervento, in particolare quella ambientale dove i controlli sono stati portati avanti senza soluzione di continuità, attivando misure di controllo elettronico che, ultimamente stanno dando i loro frutti visto il numero di persone sanzionate per aver conferito rifiuti in modo, diciamo eufemisticamente, erroneo incrementando così il degrado urbano. Si è lavorato molto sul piano della programmazione, è partita la procedura che vedrà raddoppiato il numero di telecamere del sistema di videosorveglianza sparse sul territorio, finanziate, ricordo, con fondi regionali, senza depauperare risorse comunali, come si è talora letto strumentalmente e polemicamente sui quotidiani locali, con implementazione delle telecamere per la lettura targhe che forniscono al contempo precise indicazioni su veicoli rubati, mancate coperture assicurative e revisione dei mezzi nei termini stabiliti.

Si è lavorato molto sull’aggiornamento del Regolamento di polizia e sicurezza urbana che necessitava un intervento che tenesse conto dei recenti provvedimenti legislativi in tema di sicurezza urbana, il cui iter sta per giungere all’approvazione da parte del Consiglio comunale.

E’ stato rivisto il Regolamento speciale del Corpo di Polizia Locale, la cui ultima edizione risaliva all’anno 2001 e che aveva bisogno di un considerevole restyling atteso che il quadro normativo regionale è cambiato, per quello nazionale aspettiamo un miracolo.

E’ stato incrementato il numero di operatori del Corpo grazie ad un nuovo concorso da poco concluso, con la nomina di 13 nuovi Agenti che andranno ad implementare le fila ed a ringiovanirne corpo e spirito, …..e di questo bisogna dire grazie a questa Amministrazione che ha ridato valore al Corpo, per troppi anni appannaggio di noi diversamente giovani.

Sotto il profilo della sicurezza partecipata, abbiamo rinnovato la convenzione con le Guardie giurate per il controllo ed il monitoraggio delle aree e immobili sensibili di questa città, e contiamo di proseguirlo nel tempo risorse regionali permettendo. Sono stati distribuiti a cittadini e imprese, dopo un’attenta istruttoria da parte dell’Unità Studi e progetti, i contributi erogati dalla Regione per la realizzazione di sistemi di difesa passiva da parte dei privati e delle imprese. E’ in fase di programmazione e per certi interventi sono stati realizzati incontri in videoconferenza su tematiche che afferiscono alle fasce deboli della popolazione ed è iniziato un nuovo corso di difesa personale rivolto alle donne, che quest’anno in ottemperanza alla normativa anti Covid si tiene al parco Ardito Desio.

E’ stato implementato il parco veicolare mentre stiamo riscontrando alcune difficoltà nell’approvvigionamento di strumenti operativi, sulle quali però stiamo lavorando per arrivare ad una positiva soluzione in tempi brevi.

Ma non ci fermiamo qua, altri progetti sono in cantiere e sui quali stiamo lavorando, dalla realizzazione della cella di sicurezza alla creazione dell’Unità cinofila, rimaste in standby a causa del Coronavirus, dal ripristino della Zona a traffico limitata controllata dalle telecamere poste ai varchi d’ingresso alla completa pedonalizzazione del centro storico (una parte è già stata circoscritta consentendo la circolazione solamente dei velocipedi ed dei mezzi di emergenza e pronto soccorso, con completa soddisfazione da parte dei cittadini e degli stessi operatori commerciali che vi operano). Infine, e volgo alla conclusione del mio intervento, voglio ringraziare tutti gli Ufficiali delle varie Unità che stanno svolgendo con serietà e professionalità un lavoro non facile, spesso anche oltre il loro normale turno di servizio, e tutti i loro collaboratori che in silenzio provvedono all’ evasione delle innumerevoli pratiche, richieste, segnalazioni e soprattutto ai controlli su attività imprenditoriali, su abusi edilizi, alla pianificazione e organizzazione di eventi e manifestazioni locali, a garantire la mobilità urbana in sicurezza attraverso continui controlli in divisa ed in borghese.

Da ultimo è doveroso ringraziare le nostre famiglie alle quali sottraiamo spesso molto del nostro tempo, per la loro pazienza e per la capacità che hanno di non farci pesare le nostre assenze, i nostri ritardi, i nostri cambi di programma perché chiamati a svolgere il nostro dovere al quale, e di questo ne sono orgogliosamente fiero, non ci sottraiamo mai perché coscienti dell’importante ruolo che svolgiamo per la nostra comunità e che compiamo tutti i giorni con profonda abnegazione.

Molto ci sarebbe ancora da dire, ma per quest’anno credo possa bastare.

Grazie a tutti…viva la Polizia Locale di Udine e d’Italia.

 

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