15enne friulana minacciata e violentata, chieste condanne per 33 anni

Una condanna a dodici anni di reclusione e due a dieci anni e otto mesi. E’ la richiesta del pm Puppa al processo nei confronti dei tre stranieri accusati di una violenza sessuale avvenuta a Udine
Hubert Londero
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Una condanna a 12 anni di reclusione e due a 10 anni e otto mesi. Sono queste le richieste avanzate dal pm Letizia Puppa durante il processo davanti al Tribunale collegiale di Udine, presieduto da Paolo Alessio Vernì, nei confronti dei tre stranieri accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di un’adolescente friulana, 15enne all’epoca dei fatti. Violenza, aggravata dalla minore età e dalla limitazione della libertà personale, che sarebbe avvenuta in due occasioni. 

La richiesta più pesante riguarda il 25enne pakistano Dilawar Abbas Jutt, in Italia senza fissa dimora e con precedenti specifici, che il 28 agosto 2019 avrebbe indotto la minore, la quale si trovava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, a seguirlo nell’ex caserma Piave di Udine e costretta a subire atti sessuali, minacciandola anche con una bottiglia. Al tentativo di fuga della ragazza, il giovane l’avrebbe percossa e le avrebbe permesso di andarsene solo dopo 10 ore. 

Un’altra violenza sessuale sarebbe stata consumata nel precedente mese di luglio, o nella stessa ex caserma Piave o nei campi sportivi vicini alla chiesa di San Pio X. La ragazza avrebbe seguito qui il 37enne pakistano Naeem Muhammad, residente a Udine, il quale le avrebbe proposto di consumare alcuni stupefacenti. Dopo l’assunzione della droga, l’uomo avrebbe chiesto alla ragazza di fare sesso minacciandola e schiaffeggiandola. Alla presenza di Jutt, il 37enne avrebbe avuto un rapporto completo con la minore. Poi, lo stesso avrebbe fatto il 24enne pakistano Sulman Muhammad, in Italia senza fissa dimora, che intanto era giunto sul posto. 

Anche la parte civile, rappresentata dall’avvocato Consuelo Zanini, ha chiesto la condanna dei tre, oltre al risarcimento dei danni morali. La parola passerà alla difesa durante l’udienza fissata per la prossima settimana. 

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