“Un’Italia senza figli è un’Italia destinata a invecchiare e scomparire”. Lo ha detto il premier Draghi all’apertura degli Stati generali della Natalità, dove è intervenuto anche Papa Francesco, che ha detto: “Se riparte la famiglia, riparte tutto”. “Gli incentivi regionali alla natalità non mancano – ha commentato il presidente del consiglio regionale Zanin – ma siamo la seconda regione più vecchia d’Italia. Le istituzioni devono agire più convintamente”.
Le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi da un lato e quello di Papa Francesco dall’altro (Senza natalità non c’è futuro, Se la famiglia riparte, riparte tutto) hanno segnato i momenti più significativi dell’apertura, a Roma, degli Stati generali della natalità, seguiti con interesse anche dal Friuli, dove il calo di nascite è più preoccupante che in altre regioni italiane.
Poi il premier ha ricordato di aver elencato al Parlamento le misure per giovani, donne e famiglie presenti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che nel complesso valgono 20 miliardi di euro. Al sostegno economico delle famiglie con figli – ha fatto sapere Draghi – è dedicato l’assegno unico universale. Da luglio la misura entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari. Nel 2022, la estenderemo a tutti gli altri lavoratori.
“Da sempre – commenta il presidente del Consiglio regionale Piero mauro Zanin – sostengo la necessità di cominciare proprio dagli aiuti ai nuclei familiari se si vuole arrivare allo sviluppo di un’intera collettività”.
“Gli incentivi regionali alla natalità non mancano, anzi siamo tra le realtà più attente sotto questo aspetto, eppure l’Istat – prosegue – ci dice che siamo passati da un’età media dei nostri concittadini di 44,8 anni nel 2002 a 47,8 nel 2020. L’indice di natalità ci fa vedere che, sempre nel 2002, si attestava all’8,1 sceso a 6,2 nel 2019. “Senza ricambio generazionale non c’è futuro per nessuno. Evidentemente come istituzioni dobbiamo lavorare ancora di più e ancora più convintamente, da un lato per dare fiducia alle giovani coppie nel poter avere figli e dall’altro affinché si consolidino le famiglie già formate”.