32 migranti alloggiati in corriera, «Oltrepassato livello minimo di dignità per la persona umana»

Il commento del capogruppo in consiglio comunale Federico Pirone: “Persone trattate come pacchi postali”
Giancarlo Virgilio

Ieri mattina, il capogruppo in Consiglio comunale di Innovare, Federico Pirone, ha fatto visita all’ex ospedale psichiatrico di Sant’Osvaldo all’esterno del quale 32 migranti sono stati temporaneamente alloggiati in corriera. Il consigliere voleva verificare di persona la situazione dopo lo spostamento avvenuto da Tricesimo, lo scorso fine settimana, su ordine della Prefettura.

«Queste 32 persone vivono, dormono, mangiano sulle corriere e per terra, neanche fossero dei pacchi postali – spiega Pirone -. La condizione da un punto di vista umanitario è inaccettabile e non è assolutamente migliorata dalla loro permanenza a Tricesimo. Il problema è stato solo spostato. Non può essere questa la risposta di una terra come il Friuli sottolinea l’ex assessore alla Cultura -. La nostra regione può garantire, per i numeri di questa situazione, i diritti degli accolti e i diritti degli accoglienti con equilibrio e senso di civiltà. Non esiste argomento securitario o polemica politica che tenga: qua si è oltrepassato abbondantemente un livello minimo di dignità e decenza per la persona umana».

Secondo il capogruppo di Innovare è preoccupante il fatto che non ci sia alcun progetto a breve termine per i migranti che superano il confine. Un dato di fatto che molto probabilmente oggi verrà affrontato a Trieste durante la visita del ministro dell’Interno Lamorgese. «La nostra Provincia è ancora sprovvista di un luogo dedicato in cui queste persone possano venire assistite e possano ricevere un tampone, dividendo i negativi dai positivi con il periodo di quarantena che ogni persona contagiata deve fare – prosegue il consigliere-. Questo luogo non può essere sant’Osvaldo, altrimenti sindaco e assessore regionale alla salute ci dicano cosa intendono fare dei progetti di trasformazione e di rigenerazione più volte annunciati sulla stampa».

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