L’avevano annunciato giorni fa e come promesso oggi, alle 17, una rappresentanza di sindaci del Friuli Venezia Giulia si è ritrovata in via Parini (davanti all’ufficio postale) a Monfalcone, per protestare contro i disservizi di Poste Italiane e i disagi subiti dai cittadini, raccogliendo l’invito dell’Anci Fvg.
Vani, infatti, sono stati finora gli incontri con i dirigenti di Poste Italiane che si sono susseguiti per oltre un anno con risultati irrisori. L’obiettivo è stato quello di sollecitare Poste Italiane perché si adoperi nel concreto per dare una risposta alla pressante richiesta di un servizio postale all’altezza di un Paese civile ed evoluto e capace di rispondere alle esigenze, in particolare, delle fasce più deboli della popolazione.
Con le loro fasce tricolori i sindaci del Fvg si sono messi in coda davanti alla posta in segno di protesta, raccogliendo inaspettatamente il consenso dei cittadini presenti.
“Abbiamo messo in campo tutta l’autorevolezza del nostro ruolo pubblico per accelerare un cambiamento da parte di Poste Italiane – ha commentato il presidente di Anci Dorino Favot. Un cambiamento fortemente richiesto dai nostri concittadini che chiedono un servizio efficace, infrastrutture attente anche alle necessità dei disabili e che esigono punti Atm, soprattutto in quei comuni in cui ormai non c’è più neppure uno sportello bancario. Ribadiamo che il servizio postale è universale e finanziato con fondi pubblici e che proprio per questo debba funzionare nel migliore dei modi”.
Ad intervenire anche il sindaco di Valvasone Arzene, Markus Maurmair, quale referente nelle relazioni con Poste Italiane e la sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint.
Erano presenti i rappresentanti dei comuni di: Arta Terme, Azzano Decimo, Bicinicco, Casarsa della Delizia, Cavasso Nuovo, Duino Aurisina, Farra d’Isonzo, Fiume Veneto, Fogliano, Frisanco, Gonars, Malborghetto Valbruna, Maniago, Mariano del Friuli, Monfalcone, Mossa, Pinzano al Tagliamento, Prata di Pordenone, Resia, Ronchi dei Legionari, Sacile, San Giorgio di Nogaro, San Pier d’Isonzo, San Vito al Taglimento, Santa Maria la Longa, Trivigano Udinese, Udine, Vajont, Valvasone Arzene e Zoppola.
La risposta di Poste Italiane
In riferimento alla manifestazione programmata da alcuni sindaci del Friuli Venezia Giulia nei pressi dell’Ufficio Postale di Monfalcone, Poste Italiane fa sapere di aver dovuto procedere all’immediata chiusura dell’Ufficio postale di via Parini per eseguire la sanificazione dei locali in seguito al rilevamento di un contagio da Covid tra i dipendenti.
“Poste Italiane sin dai primi giorni della pandemia è sempre stata in prima fila – si legge in una nota -, con i suoi lavoratori, nel garantire un servizio alla comunità che, anche nella fase più cruenta della pandemia, di fatto, non si si è mai interrotto, arricchendosi invece di uno sviluppo ulteriore nei settori tecnologico e digitale.
L’episodio di oggi conferma come le razionalizzazioni orarie degli ultimi mesi sul territorio siano state una soluzione necessaria per assicurare la continuità del servizio pur nell’emergenza pandemica ancora in atto
Attualmente, nonostante il persistere dell’emergenza pandemica, il 100% degli Uffici Postali del Friuli Venezia Giulia è aperto al pubblico ed è a disposizione dei cittadini. Dei 331 Uffici presenti sul territorio regionale, l’82% (271) lavora con orario normale e soltanto il 18% (60) è interessato da una temporanea rimodulazione oraria in virtù dell’emergenza pandemica. L’Azienda sta proseguendo nel programma di graduale normalizzazione delle aperture.
“Poste Italiane – prosegue la nota -, in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale, continua a garantire il servizio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della preminente esigenza di tutela della salute dei cittadini e dei propri lavoratori e della collettività tutta, provvedendo al costante allineamento di tali disposizioni, in funzione dei provvedimenti del Governo in materia e ad una preventiva comunicazione alla competente Autorità di regolamentazione del settore postale”.