La vera speculazione è di chi nasconde i dati, capiamo la volontà di salvaguardare l’immagine ma così non si fa un buon servizio ai cittadini. Il Movimento 5 stelle replica duramente al presidente della Regione Massimiliano Fedriga e al vice Riccardo Riccardi dopo l’audizione fiume di ieri in Consiglio regionale nel corso della quale sono stati presentati i dati del contagio Covid sul territorio.
Secondo i pentastellati il fatto di presentare un unico numero sui decessi nel 2020 è servito per diluire una seconda ondata con effetti devastanti in regione. Andrea Ussai ha evidenziato come «l’indagine Istat era composta da diversi contenuti compresa la suddivisione tra prima e seconda ondata, contrariamente a quanto detto da Riccardi. Da marzo a maggio 2020 si è visto un aumento del 9% dei morti rispetto a quelli previsti statisticamente, nella seconda invece si parla di un 45% in più. A confermare come il Friuli Venezia Giulia sia stata la regione con il maggior numero di decessi a livello italiano anche il report Altems dell’Università cattolica». Ci accusano di non saper leggere i dati – attaccano i cinque stelle – ma loro forniscono solo cose parziali o nascoste. Ilaria Dal Zovo ha posto poi l’accento sulla pressione negli ospedali «abbiamo chiesto se ci sia un problema di assistenza sul territorio ma anche in questo caso silenzio».
Cristian Sergo ha evidenziato come i tanti tamponi non servono a giustificare una pressione simile del virus sul territorio. Infine Mauro Capozzella definisce le parole di Fedriga, che accusava le opposizioni di speculare sul dramma, indegne. Noi chiediamo chiarezza per evitare che situazioni simili proseguano.