Muore stroncato da un infarto nella sua casa il comandante della Polizia Locale

Un uomo di 60 anni è stato colpito questa mattina da un malore fatale. A dare l'allarme sono stati i vicini di casa che hanno intravvisto la salma dalla finestra
Paola Treppo
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Stroncato da un infarto il comandante della polizia locale di Sesto al Reghena; 59 anni, Carlo Orlando viveva da solo nella sua abitazione di Ramuscello. A dare l’allarme sono

stati questa mattina intorno alle 9.30, i vicini di casa. Lo hanno visto attraverso la finestra, fermo immobile su una poltrona, e hanno capito che stava male.

Hanno sfondato una finestra con l’ascia per cercare di aiutarlo. In quel momento sono arrivati i Vigili del Fuoco di San Vito al Tagliamento che hanno avviato la rianimazione. Inutili purtroppo i soccorsi, anche del personale sanitario. Sul posto i colleghi, in lutto, e i Carabinieri di Cordovado.

È giunto il medico legale per la constatazione del decesso.

L’amministrazione comunale e la comunità di Sesto al Reghena piangono la sua improvvisa e prematura scomparsa.

A poche settimane dal sessantesimo compleanno, è stato vinto da un malore improvviso all’interno della sua abitazione a Ramuscello. Allarmati dall’impossibilità di entrare in contatto con lui, i colleghi della polizia locale si sono precipitati in via Doberdò, assieme all’emergenza sanitaria: inutili i soccorsi.

In servizio per il Comune di Sesto al Reghena dal dicembre 1991, orgogliosissimo delle origini veneziane, Orlando ha onorato la divisa che ha portato per trent’anni, unendo a una grande competenza anche doti di umanità e di empatia sia con gli utenti che con i colleghi. Lascia la compagna Marina, il fratello Giacomo, veterinario a San Donà e la sorella Maria Francesca, avvocato.

“Siamo costernati – sono le parole di un incredulo Marcello Del Zotto, sindaco della cittadina dell’abbazia – Con Carlo Orlando avevamo discusso di recente di nuovi ambiziosi progetti, nei quali stava mettendo il suo solito entusiasmo”.

“È un dolore non solo nostro – continua Del Zotto – ma anche dell’amministrazione e dei colleghi di Cordovado, con i quali la polizia locale è associata da anni e il cui corpo Orlando ha gestito con grandi capacità”.

“Lascia un vuoto incolmabile – continua Del Zotto – ma anche ricordi di un professionista serio e, prima ancora, di una persona molto acuta e spiritosa, pronto a smorzare con la parola giusta e il sorriso anche le situazioni più critiche, che spesso capitano a chi si occupa di sicurezza”.

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