I risultati dell’Abs nella produzione di acciai speciali spingono in alto il bilancio della Danieli di Buttrio che chiude il secondo semestre del 2022 con una crescita del 58% del risultato operativo (da 53,8 a 85 milioni di euro) e del 24% dell’utile netto (da 59,7 a 74,1 milioni di euro)
In crescita anche i ricavi operativi (aumentati del 20% da 1.559,8 a 1.865,3 milioni di euro) e il margine operativo lordo (+25%, da 116,4 a 145,5 milioni di euro).
Nel bilancio semestrale approvato oggi dal cda del gruppo, migliorano anche la posizione netta finanziaria (del +9%, da 1.206,6 a 1.321,2 milioni di euro), il patrimonio netto totale (+1%, da 2.223 a 2.246 milioni di euro) e il portafoglio ordini, che sale del 3% da 5 miliardi e 52 milioni a 5 miliardi e 190 milioni di euro. In crescita anche il numero dei dipendenti, che a fine anno erano 9.283 (contro i 9.095 del 31 dicembre 2021). In Friuli Venezia Giulia, il gruppo occupa circa 6.000 persone, tra diretti e indotto, e contribuisce per quasi il 40% all’export della provincia di Udine e per il 20% a quello regionale.
Per quanto riguarda i due principali settori di attività della Danieli, nel secondo semestre dell’anno la produzione di acciai speciali ha beneficiato di un mix favorevole tra prezzi, volumi e crediti per società energivore, mentre il settore dell’ingegneria e della costruzione di impianti ha mostrato margini “in tenuta ma ancora non soddisfacenti per l’effetto temporaneo ma significativo, di incremento dei costi” della componentistica elettronica e dei trasporti.
Il Gruppo – ha evidenziato il cda – ha confermato la capacità di “mantenere una buona marginalità consolidata pur operando in due settori che spesso presentano risultati in controtendenza e leggermente traslati nel tempo”.
Le perfomance in entrambi i settori e il portafoglio ordine “sempre su buoni livelli” hanno portato il Gruppo a “confermare, seppure con qualche incertezza, le previsioni fatte per i risultati di fine esercizio”.
Nel portafoglio ordini, “ben diversificato per area geografica e per linea di prodotto”, sono esclusi progetti per un valore complessivo di 500 milioni di euro acquisiti in Ucraina e Russia e mai entrati in vigore. In Russia, inoltre, la Danieli sta procedendo con la messa in vendita della propria fabbrica e non considera “più possibile l’assunzione di nuovi contratti di fornitura”. In buona sostanza, pur con tutte “le rilevanti incertezze”, il Gruppo non è esposto in misura significativa a rischi derivanti dalle proprie attività sui mercati russi e ucraino”.
Altra nota positiva è la presenza nel portafoglio ordini di molti e diversificati impianti innovativi, anche per la produzione di acciaio green, che intercettano l’interesse dei clienti a investire in nuovi impianti aggiornati tecnologicamente in grado di produrre con sempre maggiore qualità e flessibilità e con sempre meno carbone, riducendo le emissioni di CO2.
Per quanto riguarda, infine, le altre attività, Danieli ha completato, a Buttrio, dopo la nursery e le scuole primarie, anche i nuovi edifici per la scuola secondaria di primo grado; sempre a Buttrio, dopo il Bistrot e il nuovo hotel “Corte delle Fucine” stanno per partire le attività di riqualificazione di un’area di circa 60.000 metri quadrati con un nuovo centro sportivo al servizio della comunità; a Udine, infine, nell’area ex Dormish sono al via i lavori per la costruzione di un nuovo centro polifunzionale di oltre 8.000 metri quadrati, che rappresenterà uno dei più grandi investimenti in Friuli diretto ai giovani, alla loro formazione scolastica e alla loro socialità.