Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sacile hanno bloccato il 42enne di origini indiane che, martedì notte, intorno alle 23.30, ha aggredito, colpendolo con pugni e calci e raggiungendolo con fendenti alla testa e al corpo, il nuovo compagno dell’ex moglie, nel giardino della casa di lei, a Prata di Pordenone.
L’uomo è ritenuto responsabile di tentato omicidio ai danni del 33enne, anche lui di origini indiane, tuttora ricoverato in gravi condizioni in terapia intensiva all’ospedale di Udine.
In fuga da due giorni, il 42enne è stato braccato e immobilizzato dai militari vicino a casa, a Porcia, dove aveva cercato di recuperare in fretta e furia alcuni effetti personali, evidentemente per potersi allontanare. Al momento si trova nella stazione della Compagnia Carabinieri di Sacile dove sarà sottoposto a interrogatorio e, quindi, a fermo d’indiziato di delitto a cura del pubblico ministero Federico Facchin; quindi sarà portato in carcere.
A seguito delle segnalazioni degli uomini dell’Arma, il personale della Polizia di Frontiera di Aosta, al valico del Monte Bianco, questa mattina ha fermato un 31enne di origini indiane, anche lui domiciliato a Porcia, che stava per lasciare il territorio italiano diretto in Francia. Gli agenti hanno controllato i passeggeri a bordo di un FlixBus, che viaggiava lungo la tratta Roma-Milano-Parigi. I poliziotti si sono insospettiti vedendo il giovane asiatico che, con un paio di infradito ai piedi, senza bagaglio, senza soldi e con addosso una tuta, presentava una ferita da taglio sul polso destro. Il giovane aveva un biglietto Milano-Parigi e ha esibito un passaporto indiano, senza permesso di soggiorno sul territorio nazionale.
La Polizia di Frontiera di Aosta ha quindi contattato l’Ufficio Immigrazione della Questura di Pordenone, dove l’uomo risultava domiciliato, scoprendo che era ricercato proprio per il tentato omicidio di Prata. Il 31enne è stato, quindi, fermato e portato in carcere a Brissogne (Aosta) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono ancora in corso le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Pordenone anche per individuare l’altro aggressore. È stata sentita dagli inquirenti la compagna dell’uomo, una cittadina indiana di 35 anni, e sono stati svolti tutti gli accertamenti tecnici necessari per chiarire i contorni del fatto di sangue.