Addio a Pablito, il ricordo di Zico, Zoff, Causio e Pasqualin / IL VIDEO

ZICO: "Ancora un momento triste per il nostro calcio con la perdita di Paolo Rossi una persona cara, un mio grande amico, con il quale ci siamo incontrati moltissime volte sia in italia che in Brasile...
Francesca Spangaro

E’ scomparso a soli 64 anni Paolo Rossi, per tutti Pablito, icona dell’Italia campione del mondo nell’82. Per Franco Causio, “se ne va un fratello”. Profondamente colpito dalla scomparsa il Barone lo saluta così: “ora ci guarda dal cielo, con altri due indimenticabili, il Vecio e Scirea. Mi manca e ci mancherà tantissimo”. “Una persona buona, perbene”, ricorda Dino Zoff.

“Un ragazzo meraviglioso e di una grandissima umiltà. A volte dovevo ricordarglielo io che era stato campione del mondo”. Claudio Pasqualin, che vive proprio sopra la casa di Rossi, racconta il suo amico Pablito, “compagno anche di tante avventure musicali” e ricorda: “durante un viaggio in Brasile organizzato da Casarsa, non potemmo nemmeno nominare il suo nome, tanto i brasiliani avevano sofferto calcisticamente per i suoi gol”.

Queste, invece, le parole di Zico: “Ancora un momento triste per il nostro calcio con la perdita di Paolo Rossi una persona cara, un mio grande amico, con il quale ci siamo incontrati moltissime volte sia in italia che in Brasile, tantissime volte in Sardegna e ci incontravamo nelle nostre sfide infinite a beach soccer, una persona molto generosa, sociale, disponibile. Ci siamo visti l’ultima volta lo scorso anno in luglio a Castiglione della Pescaia, vicino a dove lui abitava, per una premiazione, nel 2018 è venuto lui in Brasile, abbiamo mangiato a casa mia ed abbiamo fatto una intervista a due nel canale youtube rap77 di mio figlio Junior. In una settimana ho perso tre cari amici, due nel mondo del calcio e l’altro un caro amico di famiglia, un momento molto triste che la gente sta vivendo. Paolo è stato un grande calciatore, per noi brasiliani è stato il “responsabile” dell’eliminazione della nostra Seleçao ai mondiali in Spagna ‘82, une delle nostre migliori formazioni di sempre, ha sempre lavorato per emergere, un grande professionista e resterà per sempre impresso il suo nome nel calcio mondiale. Che riposi in pace e che i suoi familiari siano confortati da Dio. Ho avuto diverse occasioni di poter giocare con lui e con altri campioni come lui a cominciare dalla partita tra Argentina e selezione del resto del mondo ad un anno della conquista del titolo nel 1978 e poi via via moltissime altre. Riposa in pace “Bambino d’oro”.

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