Aggrediscono gli agenti che scoprono un festa clandestina, ordinata la cessazione dell’attività

Dopo il grave episodio del 6 febbraio, culminato con la denuncia in stato di arresto di due clienti in un locale di via Conti, dove era stata organizzata una festa completamente abusiva, con musica, b...
Redazione

Dopo il grave episodio del 6 febbraio, culminato con la denuncia in stato di arresto di due clienti in un locale di via Conti, dove era stata organizzata una festa completamente abusiva, con musica, balli e somministrazione di bevande alcoliche, il Questore di Trieste, Irene Tittoni ha disposto la cessazione dell’attività del pubblico esercizio per la totale carenza di autorizzazioni.

Si precisa infatti che al titolare del locale era stata disposta dal Comune di Trieste la chiusura d’ufficio dei tre esercizi di cui era intestatario, a causa della carenza dei requisiti previsti per i titolari di licenza.

Malgrado ciò, due locali hanno continuato ad esercitare abusivamente la propria attività, fino al sequestro preventivo disposto dall’autorità giudiziaria la scorsa estate a seguito delle numerose segnalazioni e sanzioni elevate da parte delle forze dell’ordine. Negli ultimi mesi anche  il locale di via Conti ha iniziato ad aprire al pubblico, in totale violazione delle disposizioni anti-Covid, con numerosi interventi da parte delle forze di polizia per episodi, anche di violenza, nonché di disturbo al riposo delle persone.

In data 6 febbraio, l’ultimo grave episodio, con il ferimento di due agenti del Comando Polizia Locale intervenuti a seguito della segnalazione di una festa danzante in corso. Nella circostanza, il comportamento ostile di alcuni degli avventori, molti dei quali in evidente stato di ebrezza alcolica, ha fatto repentinamente degenerare la situazione in una vera e propria rissa, con lancio di bottiglie, spinte e aggressioni all’indirizzo degli agenti intervenuti.

Da qui il provvedimento del Questore che, stante le ragioni di ordine e sicurezza pubblica, ha ordinato l’immediata cessazione dell’attività.

Analoghi provvedimenti erano stati adottati la scorsa estate dal Questore di Trieste sempre nei confronti del medesimo titolare, in relazione ad altri due locali di Trieste posizionati in via Raffineria e in via delle Settefontane. In entrambi i locali, oltre a problematiche legate alla carenza di autorizzazioni, si erano verificati episodi pregiudizievoli per la sicurezza pubblica ed erano state riscontrate gravi violazioni della normativa per il contrasto della pandemia.

 

Potrebbe interessarti anche

©2022 TELEFRIULI. Tutti i diritti riservati | P. IVA 01313840306. La testata Telefriuli è registrata al Tribunale di Udine, n° 414/78 il 21.02.1978
Powered by Rubidia