Aggregazioni delle territoriali di Confindustria, la road map dell’Associazione degli Industriali di Udine

Anna Mareschi Danieli, presidente Associazione Industriali di Udine: Il progetto di regionalizzazione delle territoriali confindustriali del FVG nasce da molto lontano.Il primo a firmare un proto...
Alessandra Salvatori
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Anna Mareschi Danieli, presidente Associazione Industriali di Udine: 

Il progetto di regionalizzazione delle territoriali confindustriali del FVG nasce da molto lontano.

Il primo a firmare un protocollo di aggregazione fu il presidente Calligaris nel 2009 a seguire il processo fu seguito dal presidente Fantoni, dal presidente Luci e dal presidente Tonon nel 2017. All’epoca esistevano le associazioni territoriali delle province di Udine (45% del PIL regionale), Pordenone (33%) e Trieste / Gorizia (22%).

Sono quindi passati 12 anni da quando abbiamo pianificato questo obiettivo comune.

Nel 2020 si è conclusa l’aggregazione tra la territoriale di Pordenone e quella della Venezia Giulia. Poco dopo si sono approntati i documenti dell’accordo per completare il progetto integrando anche Udine, operazione che però non ha ancora trovato conclusione.

Tra l’altro, nell’ottica del soddisfacimento delle volontà degli associati, il continuo procrastinare di questa tanto citata unione confindustriale regionale non ha una giustificazione razionale.

Siamo certamente dispiaciuti che non si sia ancora concluso l’iter di Confindustria Regionale Friuli Venezia Giulia che, una volta fatto, ci consentirebbe di valutare, in maniera coerente, un team up con le Confindustrie di più regioni, ad esempio quelle che sono parte del “pentagono dello sviluppo”, come da definizione del Prof. Carraro della Fondazione Nord Est.

Tra l’altro, pare che anche in Veneto ci siano problemi simili ai nostri e che contrastano con l’unificazione regionale.

Quindi da parte nostra pieno supporto a concludere la razionalizzazione delle Confindustrie in Friuli Venezia Giulia (tra l’altro non farlo potrebbe essere mal interpretato), e soltanto successivamente valutare se e come procedere con le altre Confindustrie del Pentagono.

Ovviamente il tutto in accordo con Confindustria Roma, rispettandone le regole che abbiamo deciso di imporre.

La nostra associazione ha definito uno statuto, condiviso, che deve essere rispettato, così come richiamato dal Collegio speciale dei probiviri confederali in una lettera di qualche mese fa rivolta a Confindustria FVG che annullò, per vizi di forma che non spetta ai presidenti verificare, le deliberazioni dell’ultimo consiglio di presidenza regionale.

Condividendone i contenuti, Confindustria Udine sta applicando lo statuto e in tal senso sta procedendo con il criterio di rinnovo della carica di Presidente. A tal proposito l’ultimo Consiglio di Presidenza ha richiesto continuità al Presidente uscente in maniera unanime. La stessa opinione è stata successivamente appoggiata dal Consiglio Generale. 

Secondo le regole statutarie, si potrà ottenere la proroga del Presidente in scadenza nel caso di assenza di candidati qualificati per la carica in questione. Insomma, tutto secondo procedure statutariamente previste.

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