Aggressione omofoba a Trieste, pugile estremista contro i gay

"Avrà litigato per la vasellina. Altrove per i gay c'è il carcere o la pena di morte"
Giancarlo Virgilio

Nuovo pugno all’addome di Fabio Tuiach. E’ questa la sensazione che si prova a leggere il commento che il consigliere di Trieste (eletto con la Lega, passato a Forza Nuova e infine arrivato nel gruppo misto a sostegno della maggioranza), ha espresso in merito all’aggressione subita a Rupingrande da Antonio Parisi, attivista Lgbtq, e da due suoi amici.

Questo il post pubblicato dal rappresentante cittadino sul social russo VKontakte, dove ha trovato evidentemente quella libertà di espressione che trovava su Facebook:

“Un esponente LGBT è stato picchiato e scoppia il caso omofobia a Trieste, siamo in campagna elettorale e succede ogni volta ma forse ha litigato con il fidanzato per la vasellina”. Grande solidarietà da parte di tutte le forze politiche ma ricordiamoci che in più di un terzo dei paesi al mondo non esiste il problema omofobia perché per i gay c’è il carcere o la pena di morte. Noi avevamo il rogo un tempo, mentre in Russia c’è la legge anti-gay come in tutto l’est e per questo loro non accolgono palestrati che fuggono da paesi omofobia”.

Già pochi giorni fa, esattamente il 27 gennaio, Tuiach aveva fatto nuovamente parlare di sé. Durante la Giornata della Memoria, aveva postato una foto celebrativa di Adolf Hitler.

Solidarietà delle politica

Nel frattempo, continuano ad arrivare gli attestati di solidarietà alle vittime della violenta aggressione da parte del mondo civile e da quello della politica.  I primi messaggi di sgomento e sostegno sono arrivati da parte di Open Sinistra Fvg e dal Movimento 5 Stelle.  “Non si può e non si deve più aspettare: ogni tipo di violenza, anche quella omobitransfobica, deve essere ad ogni livello contrastata, aldilà delle proprie visioni politiche ed ideologiche – ha dichiarato il consigliere regionale Furio Honsell. – È necessario quanto prima mettere in campo una serie di azioni di sensibilizzazione, funzionali al contrasto degli stereotipi e alla promozione del diritto di uguaglianza ed alle pari opportunità tra le persone: purtroppo non è dello stesso avviso questa Giunta regionale, che dal momento dell’insediamento ha intrapreso diverse iniziative che vanno nel verso completamente opposto, come ad esempio l’eliminazione della nostra regione dalla Rete Re.a.dy oppure la mancata approvazione in Consiglio, nell’ottobre scorso, della mia mozione “Supporto attivo al contrasto alla discriminazione e alla violenza nei confronti di persone LGBTI+” e di una serie di emendamenti alle leggi finanziarie che ho presentato sul tema, sempre cassati” ha concluso Honsell.

“Un episodio grave su cui è fondamentale fare luce al più presto – spiegano i consiglieri M5S. Se venisse confermata la matrice omofoba dell’aggressione , sarebbe una conferma di quanta strada ci sia ancora da fare per combattere violenza e intolleranza e garantire la tutela dei diritti di tutti”.

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