Ai piedi di Sissi. Dormitorio a cielo aperto in piazza Libertà

Numerose le lamentele dei cittadini: “Dormire su un'amaca non si può ma per strada sì”
Giancarlo Virgilio

Trieste. Sei migranti sono stati immortalati ieri mentre dormivano sull’aiuola di piazza Libertà, l’area verde posta di fronte alla stazione ferroviaria del capoluogo regionale. Erano stesi a terra, sdraiati ai piedi del monumento in bronzo e marmo dedicato alla regina Elisabetta di Baviera. La zona da sempre viene considerata il biglietto da visita di Trieste per i tanti turisti e pendolari che arrivano in città, in auto o in treno.

La triste situazione dei senzatetto, molto probabilmente irregolari sul territorio oppure in attesa di entrare nel meccanismo di accoglienza, non poteva passare inosservata ai molti passanti e residenti che attraversano la piazza, in particolar modo dopo i precedenti episodi verificatisi ad inizio estate che già avevano portato l’amministrazione comunale ad annunciare contromisure al degrado.

Come facilmente intuibile, le fotografie postate sui social da alcuni cittadini nei principali gruppi dedicati al capoluogo regionale hanno subito catalizzato l’attenzione dei cittadini, innescando una polemica tutta particolare, in particolar modo a seguito delle ultime due inusuali multe comminate dai solerti uomini della Polizia Locale. Il 12 luglio scorso gli agenti avevano comminato una sanzione da 102 euro ad un conducente per blasfemia. Sei giorni più tardi, altri intransigenti agenti avevano invece sanzionato con 300 euro di multa un turista straniero trovato dormire su un’amaca posizionata nella pineta di Barcola.

E se il problema dell’accoglienza e dell’emergenza senzatetto passa quasi in secondo piano, sono centinaia i commenti dedicati all’incoerenza della Polizia locale che fa rispettare il regolamento comunale solamente a Barcola, quasi mai in piazza Libertà.

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