Sindaci in rivolta contro il Governo. Ancor prima delle delusioni rese pubbliche questa mattina sui social dai primi cittadini leghisti di Monfalcone (Cisint) e San Daniele (Valent), il sindaco di Pordenone (Fratelli d’Italia) già ieri sera si era sfogato su Facebook contro le misure annunciate dal premier Conte, dal ministro Gualtieri e dal presidente dell’Anci Decaro.
“In questo momento tanto delicato, mi sono imposto, la condotta di evitare qualsiasi polemica, ogni considerazione politicamente orientata, ogni riflessione divisiva – premette Ciriani -. Però. Però c’è un però. Posso perdere la pazienza dinanzi alle ripetute conferenze stampa di Conte, i fine settimana, ovviamente? Oggi annuncia, salvificamente, che anticiperà il 66% del Fondo di Solidarietà Comunale: soldi dei Comuni (Imu) trasferiti allo Stato per garantire un’equazione distribuzione delle risorse. Significa fuffa: sono soldi dovuti ai Comuni che vengono solo anticipati. Te li dovevo a maggio, te li passo ad aprile. Impegno: zero. Aiuto ai comuni: zero. Poi si annunciano 400milioni (400 milioni!) per aiutare le famiglie povere a fare la spesa – prosegue il sindaco –. Posto che Pordenone già si arrangia a fare la spesa ai poveri, scaricare di sabato sera ai Comuni questa responsabilità, passare il cerino, dicendo: “sono certo che da lunedì i Comuni saranno in grado di fornire le spese ai bisognosi”, è gravissimo. A quali poveri? Pordenone riceverà 150.000 euro. Dovrà fare fronte ai 250 poveri “assoluti” o alle 3500 cartelle sociali aperte? Risponderanno Casalino e lo staff di Conte alle raffiche di chiamate che arriveranno ai Comuni e che non sapranno come venirne fuori? Scaricare il barile sui sindaci, sparando le cifre (4,6miliardi, già dovuti o 400 milioni, briciole) che fanno sgranare gli occhi alla gente, fa perdere le staffe. Siamo stufi! Come sindaci siamo davvero stufi!”