Altro rinvio per la scuola, trasporti al collasso

Fumata nera all’incontro tra Regioni e Governo per sciogliere i dubbi sulla ripartenza della scuola. Pizzimenti: “Se non aumentiamo la capienza, servono altri 300 autobus”. Fedriga: “Zero novità emers...
Fabio Di Bernardo
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Fumata nera sulle linee guida per la ripartenza della scuola, dopo il confronto in videoconferenza, convocato dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, tra le Regioni e i ministri Lucia AzzolinaRoberto Speranza e Paola De Micheli, al quale hanno partecipato anche il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli e il commissario Domenico Arcuri.

I nodi ancora da sciogliere? Restano quelli sulla gestione di eventuali casi Covid e sul tema dei trasporti, oltre all’assegnazione degli insegnanti.

“Il Friuli Venezia Giulia chiede al Governo risposte concrete e definitive in merito alla ripresa delle attività didattiche: sindaci, presidi, docenti, famiglie e gli stessi studenti non possono attendere oltre per conoscere con quali modalità si potranno riprendere le lezioni e come saranno erogati i servizi accessori”, dichiara il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

“I temi sul tavolo – evidenzia Fedriga – sono ancora tanti: il completamento della prima fase d’immissioni in ruolo e la successiva assegnazione delle supplenze; le tempistiche relative alla fornitura dei banchi, molti dei quali pare non siano disponibili prima di ottobre; la ridefinizione delle procedure di monitoraggio della salute degli studenti, con un maggior supporto delle istituzioni scolastiche alle famiglie; la rimodulazione dei servizi di trasporto pubblico locale, in linea con le esigenze di mobilità delle persone. Tutti nodi che – sottolinea il governatore – devono tassativamente essere sciolti ben prima del 14 settembre”.

“Alla luce di queste stringenti necessità – conclude Fedriga – le zero novità emerse, sotto il profilo operativo e organizzativo, dal vertice non rappresentano dunque un esito soddisfacente per la nostra comunità, che, dopo lunghi mesi di sacrifici, merita di ottenere risposte immediate. In caso contrario – chiosa il governatore – il rischio è di bloccare l’intero sistema e di non garantire i diritti di famiglie e ragazzi”.

Anche gli assessori all’Istruzione, Alessia Rosolen, e ai Trasporti, Graziano Pizzimenti, attendono indicazioni chiare in tempi rapidi.

D’intesa con le altre Regioni, il Fvg ha condiviso la richiesta di calendarizzare una serie di incontri periodici con il ministero dell’Istruzione per garantire un avvio ordinato e uniforme dell’anno scolastico. Le Amministrazioni regionali hanno nuovamente evidenziato i nodi ancora irrisolti, tra i quali il problema del trasporto degli studenti, per il quale non sono state ancora indicate a livello nazionale soluzioni sostenibili né per il Tpl, né per il trasporto scolastico dedicato, una condizione che, come riferito dall’assessore Pizzimenti, desta forte preoccupazione considerata la data ormai imminente di riapertura dei plessi.

Tra i temi da risolvere, l’assessore Rosolen ha evidenziato le incertezze legate alla necessità di disporre di organico aggiuntivo: si attende di conoscere la disponibilità completa di personale da ripartire nelle scuole e di capire se e in che misura saranno soddisfatti i fabbisogni evidenziati. Restano da definire, inoltre, la tempistica e i criteri di distribuzione dei banchi, di cui non si conosce né l’esatta dimensione né il numero destinato al Friuli Venezia Giulia e delle mascherine di protezione per gli studenti, poiché non è stato ancora chiarito se queste ultime saranno fornite Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 o se, per la fornitura, dovranno provvedere autonomamente le Regioni.

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