“L’ho truffato. Ho preso i 30mila euro e me ne sono andato. Cosa ne ho fatto? Li ho persi tutti al casinò. Ora però sono cambiato e sto curando la mia ludopatia”. E’ quanto ha ammesso candidamente in Tribunale a Udine un uomo di 38 anni residente a Tavagnacco, condannato dal giudice Daniele Faleschini Barnaba a un anno di reclusione e al risarcimento alla vittima di 35mila euro.
L’uomo era accusato di furto con destrezza. Stando al capo d’imputazione, nel novembre 2017 ha invitato a casa sua un commerciante ungherese di 53 anni, conosciuto in estate a Lignano, per vendergli una partita di profumi. L’imprenditore ha raccontato di aver messo i contanti sul tavolo e di aver chiesto di vedere la merce. A quel punto, il padrone di casa ha afferrato i soldi e lo ha spinto sulla sedia, per poi darsi alla fuga. Per il furto, il pm ha chiesto 2 anni e 6 mesi di reclusione, ma il giudice ha derubricato il reato in truffa.
La versione del condannato, difeso dall’avvocato Alberto Tedeschi, era diversa. Ha raccontato di essersi messo d’accordo con l’imprenditore per cambiare banconote di grosso taglio in biglietti di piccolo taglio. Per l’operazione, il truffatore aveva promesso il 20% della somma all’ungherese, che aveva portato con sé anche una macchina conta soldi. Preso il contante con il benestare del truffato, il 38enne se n’era andato.