Diverse scritte sono apparse in regione a sostegno di Alfredo Cospito. In via Trento, ad esempio, la mano di ignoti ha imbrattato i muri esterni del palazzo che ospita l’U.E.P.E. e gli uffici del Ministero di Grazia e Giustizia. “Alfredo Cospito Libero”, recita una frase. “Tutti libere. Tutte libere”, una seconda. E poi ancora: “Chiudere il 41 bis”. A corredo delle vandalizzazioni, realizzate per chiedere la revoca del carcere duro contro l’anarchico abruzzese, in sciopero della fame da oltre 100 giorni, la sigla ‘A’ degli Anarchici.
Gli imbrattamenti di via Trento, rilanciati oggi tramite i social, in realtà sono stati realizzati lo scorso 4 dicembre, in occasione di un’udienza del processo davanti alla Corte di Torino e vanno a sommarsi ad una lunga serie di manifestazioni pubbliche che i collettivi hanno organizzato nelle settimane scorse anche nel capoluogo friulano.
Scritte simili sono apparse, inoltre, anche a San Giorgio di Nogaro e nella periferia a sud di Udine, ad esempio sul muro di cinta di un capannone posizionato in viale Palmanova (vedi foto in basso).





