Andava a raccogliere pesche: arrestato per vecchio debito

L'uomo è finito in manette perché, a seguito di un controllo eseguito nei suoi confronti dai carabinieri, è risultato destinatario di un condanna passata in giudicato
Paola Treppo

È diretto in Romagna per la raccolta delle pesche ma viene arrestato dai Carabinieri per un debito con la Giustizia. 

La riapertura delle frontiere nell’area Schengen ha riattivato anche il pendolarismo in entrata dal confine sloveno per migliaia di stranieri provenienti dall’Est Europa, in particolare dalla Romania, animati dall’intento di svolgere il lavoro stagionale di bracciante agricolo nelle aziende italiane impegnate nella raccolta della frutta di stagione.

Lo scorso venerdì, 19 giugno 2020, all’ex valico confinario di Fernetti, durante un servizio di retrovalico, i Carabinieri della Stazione di Basovizza e del Radiomobile della Compagnia di Aurisina hanno individuato un 50enne romeno che viaggiava come passeggero a bordo di un pullman con direzione Romagna, dove sarebbe stato assunto in qualche azienda agricola impegnata nella raccolta delle pesche.

In seguito a un approfondito controllo in banca dati in uso alle Forze di polizia, il 50enne straniero è risultato però gravato da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna per un furto aggravato commesso nel 2013 in provincia di Ravenna. Dovendo scontare 2 mesi e 20 giorni di reclusione, ha dovuto quindi interrompere bruscamente il proprio viaggio per essere accompagnato al Carcere del Coroneo, dove sconterà il proprio debito con la Giustizia italiana.

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