Angherie da 37 anni: padre e marito orco finisce in manette

Polizia di Stato
Redazione

Pordenone – Nel pomeriggio di giovedì 25 giugno 2020, il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone ha arrestato in flagranza, per maltrattamenti in famiglia, minacce gravi aggravate e percosse, un cittadino romeno di 61 anni, residente a Pordenone.

Il grave contesto dei maltrattamenti familiari è emerso nel pomeriggio del 25 giugno, quando, alle 16, è giunta alla Sala Operativa della Questura di Pordenone una richiesta di intervento che segnalava in un’abitazione del capoluogo una violenta lite in ambito domestico.

I poliziotti della Volante sono intervenuti immediatamente sul posto; era appena avvenuta una aggressione in ambito familiare, nel corso della quale il figlio 35enne, per soccorrere la madre (aggredita dal padre), aveva avuto una colluttazione col padre; papà e figlio sono caduti a terra rompendo uno specchio.

Sempre nel corso della lite, il capo famiglia è andato in cucina dove ha preso un coltello minacciando di morte la moglie, il figlio e la figlia. Sulla base degli elementi raccolti, dalla denuncia successivamente formalizzata negli Uffici della Questura di Pordenone, è emerso un contesto di reiterati maltrattamenti persistenti sin dalla data del matrimonio, 37 anni fa.

In considerazione della possibilità della reiterazione del reato, con grande preoccupazione per la incolumità della moglie e degli altri figli componenti il nucleo familiare, il 61enne è stato arrestato e in base alle disposizioni del cosiddetto Codice Rosso, è stato informato il Pubblico Ministero, Maria Grazia Zaina, che ha assunto la direzione delle indagini. Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato ristretto nella Casa Circondariale di Udine, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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