Durante un servizio di contrasto al fenomeno del commercio illegale di cuccioli di animali da affezione – svolto dalla Polizia Stradale di Gorizia e dal Corpo forestale Fvg, con il coordinamento del Centro operativo autostradale di Udine – nel pomeriggio del 2 giugno, al casello autostradale di Palmanova, è stato sottoposto a controllo un furgone. A bordo 39 cuccioli di cani di diverse razze, un gatto di razza bengal e un centinaio di criceti. Gli operatori hanno chiesto al conducente, che proveniva dall’Ungheria, i passaporti e la documentazione sanitaria degli animali.
All’apparenza le carte sembravano regolari. Il conducente, titolare di due negozi di vendita di animali in Lombardia, ha giustificato il trasporto per motivi commerciali, esibendo anche i documenti. Gli agenti – insospettiti dal fatto che i cuccioli apparivano troppo piccoli, per cui non idonei a essere commercializzati – hanno fatto intervenire i veterinari dell’Azienda sanitaria del distretto di Palmanova
Per procedere agli ulteriori accertamenti, il personale si è recato al canile sanitario di Udine, dove gli animali sono stati sottoposti ad accurata visita medica. E’ emerso che l’età dei cuccioli non era compatibile con quanto dichiarato nella documentazione: è scattata, quindi, la denuncia per il conducente. Tutti gli animali sono stati sottoposti a sequestro penale e affidati in custodia al canile sanitario di Udine.
I cuccioli, immessi sul mercato, avrebbero fruttato un controvalore commerciale pari a circa 60mila euro. Del fatto è stata subito notiziata la Procura della Repubblica di Udine, quale autorità giudiziaria competente.