‘Annulla l’Acquisto’, attenti alla nuova truffa che simula transazioni con PayPal

Decine le segnalazioni di utenti sotto attacco. Il raggiro arriva via mail e o sms. Le raccomandazioni di Consumatori Attivi
Redazione

Attenti al nuovo raggiro che simula false transazioni compiute attraverso PayPal. Ad allertare della nuova truffa in atto compiuta solitamente utilizzando indirizzi di posta elettronica o sms è Consumatori Attivi. L’associazione, dopo decine di segnalazioni, ha deciso di mettere in guardia la cittadinanza che utilizza uno dei più sicuri metodi di pagamento digitali al mondo. 

PayPal, oltre ad essere il metodo di pagamento più utilizzato è anche il più sicuro – spiegano i referenti di Consumatori Attivi. Possiamo infatti effettuare transazioni con l’utilizzo di un indirizzo mail a cui sono collegate carte di credito e conti correnti. In questo modo nessun utente può venire a conoscenza dei nostri dati bancari.
Nelle ultime ore stanno girando varie mail di spam e SMS che vogliono trarre in inganno migliaia di utenti attraverso una falsa comunicazione. Viene infatti avvisato l’utente di un fantomatico acquisto effettuato online attraverso PayPal andato regolarmente in porto.
Non riconoscendo tale operazione, molti utenti, nel panico, andranno a cliccare sul pulsante “Annulla Acquisto” presente all’interno della mail. Da qui si viene collegati ad un link potenzialmente molto pericoloso per la salute del dispositivo di navigazione e per i nostri veri dati.
Stessa truffa sta girando anche per altri servizi, come quelli di spedizione e quelli bancari. Non abboccate a queste mail. Non clickate sui link contenuti in mail e SMS. Se viene segnalato un problema chiamate la vostra banca o il numero verde del servizio digitando il numero dalla tastiera del vostro cellulare oppure recatevi direttamente allo sportello. È un attimo trovarsi il conto svuotato!
Consumatori Attivi invita a denunciare immediatamente frodi andate a buon fine sia all’associazione che alle forze dell’ordine al fine di tentare di recuperare il maltolto che però, nella maggior parte dei casi, sarà definitivamente perso.

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