Anziché comprare i suoi libri decide di aiutarlo, ambulante realizza la casa dei suoi sogni

La promessa tra un architetto udinese e un venditore africano diventa realtà
Giancarlo Virgilio

Ha costruito la casa dei suoi sogni grazie all’aiuto di un friulano. A raggiungere l’obiettivo è stato un ambulante senegalese, che da anni frequenta il centro del capoluogo friulano nella speranza di vendere qualche libro sull’Africa o, tutt’al più, qualche braccialetto in cotone.

A contribuire fattivamente alla realizzazione del suo desiderio è stato Christiano Sacha Fornaciari, l’architetto – titolare dell’omonimo studio di via Castellan – che negli ultimi anni ha diretto la ristrutturazione dell’abside della chiesetta di San Giovanni in Malina, a Moimacco, o la progettazione della rampa per i disabili in piazza San Giacomo.

Completamente disinteressato alla merce proposta dal venditore, il professionista udinese, per non sembrare scortese, ha avuto un’altra idea per sostenere l’attività del giovane. Un’idea che con il passare del tempo si è concretizzata in un vero e proprio progetto su carta. E’ stato lo stesso Sacha Fornaciari a raccontarlo, in un bel post pubblicato su Facebook che vi proponiamo integralmente.

Il suo racconto

M. è un ragazzo senegalese che da circa un decennio vende libri improbabili in giro per il centro di Udine, perlopiù nelle vicinanze del mio studio.

Molto tempo fa, a fronte delle sue ripetute richieste “commerciali” avevamo raggiunto un accordo: io non avrei mai comperato uno dei suoi libri ma una volte al mese gli avrei lasciato una piccola offerta. In questo modo i nostri saltuari incontri per strada, scevri da implicazioni mercantili, sono diventati occasione per scambiare qualche parola sulle nostre quotidianità così diverse.

Un paio d’anni fa mi raccontò che sua nonna era morta lasciandogli una piccola eredità e un terreno in un sobborgo di Dakar: «Vorrei usare i soldi della nonna per costruire una casa, ma non so come fare, sono lontano e non posso spiegare ai muratori come la voglio».

Avendo avuto modo di misurarmi con la povertà di mezzi costruttivi in Africa attraverso la progettazione di un piccolo centro sanitario in Madagascar e di una scuola in Congo, con il mio sopraffino senso degli affari colsi la palla al balzo: «Facciamo così: te la disegno io e tu in cambio non mi chiederai più soldi per qualche anno». Individuato il sito su Google Earth e istruito sulle caratteristiche delle dimore urbane senegalesi, dopo qualche tempo ho mantenuto la parola e il progetto fu pronto per essere spedito a Dakar.

Oggi la casa è praticamente ultimata; M. non mi chiede più soldi e ieri, mostrandomi la foto, ha detto «E’ venuta proprio come la volevo». Anche queste sono soddisfazioni.

 

Potrebbe interessarti anche

©2022 TELEFRIULI. Tutti i diritti riservati | P. IVA 01313840306. La testata Telefriuli è registrata al Tribunale di Udine, n° 414/78 il 21.02.1978
Powered by Rubidia