Approvato disegno di legge con la prima votazione da smartphone

Si tratta del dl 83 "Contributi per interventi di manutenzione delle reti stradali comunali". Fra gli 83 voti favorevoli anche quelli del M5s
Redazione

La IV Commissione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduta da Mara Piccin (FI) e riunitasi in videoconferenza, ha approvato a maggioranza, utilizzando per la prima volta in assoluto il televoto da smartphone, il disegno di legge 83 “Contributi per interventi di manutenzione delle reti stradali comunali” presentato dall’assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti. La modalità di voto da postazione mobile sarà utilizzata d’ora in poi anche dalle altre Commissioni, così come dall’intera Assemblea legislativa durante le sedute in calendario a fine mese.

Il ddl 83 concede contributi ai Comuni (priorità a quelli con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, ai montani e a quelli che sono interessati in modo sistematico ai transiti dei trasporti eccezionali) per interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, effettuati sulle strade comunali e loro strette pertinenze, quali la sistemazione dei piani viabili, dei marciapiedi, degli attraversamenti pedonali, dell’illuminazione, della segnaletica verticale, dei parcheggi. Demanda, poi, a una delibera della Giunta regionale l’adozione del bando per la presentazione delle richieste di finanziamento. Le risorse messe a disposizione sono 200mila euro per il 2020 e altrettanti per il 2021, 1 milione per il 2022.

L’approvazione è avvenuta con i voti favorevoli dei gruppi di Centrodestra ma anche del M5S (“la disposizione finanziaria è insufficiente, però è una legge che serve”, ha spiegato Ilaria Dal Zovo), astenuti Tiziano Centis (Cittadini) e Massimo Moretuzzo (Patto), no di Diego Moretti, Mariagrazia Santoro e Nicola Conficoni (Pd) con Furio Honsell (OpenFvg). Lorenzo Tosolini (Lega) sarà il relatore di maggioranza per l’Aula, Honsell e Santoro di minoranza.

Proprio dalla consigliera dem sono state espresse le prime critiche al provvedimento, poi ribadite da tutti i consiglieri di Opposizione, che hanno detto no sia al metodo sia al merito. Le perplessità sono state sui rilievi fatti dal Consiglio delle autonomie locali (Cal) e sulla, così definita, mancanza di chiarezza da parte di Pizzimenti se tali rilievi siano stati recepiti o meno. Nessuno mette in discussione la necessità di dare soldi ai Comuni, è stato detto, ma ci sono già le norme e i Fondi necessari per farlo, basterebbe rimpinguare quei Fondi e utilizzare quelle norme in maniera diretta; qui invece si costringono i sindaci a partecipare e a sottostare ai tempi di un bando che, oltretutto, è lasciato interamente nelle mani della Giunta regionale.

“Le priorità di cui tanto si parla (piccoli Comuni, passaggi di trasporto pesante, Comuni di montagna) non sono definite nella legge – ha evidenziato Santoro – ma sono lasciate alla discrezionalità della Giunta che le prevederà realmente solo nel bando”.

Di “legge banale e inopportuna, in un momento di imperante emergenza coronavirus, quando le persone non possono neppure stare con i propri cari quando stanno morendo”, ha parlato Honsell. “Mi aspettavo un Piano di macro azioni per opere pubbliche, di grandi strategie comunali, invece qui ci sono solo interventi per rattoppare delle buche”. Per il consigliere di Open Fvg, ma anche per Centis, “si tratta solo di una legge spot da campagna elettorale. Tanti Comuni resteranno tagliati fuori perché le risorse sono insufficienti”. Uguale l’opinione di Massimo Moretuzzo (Patto) che ha contestato il metodo della legge puntuale e ha affermato che “con 200mila euro per due anni prendiamo in giro il mondo del lavoro. Il sistema degli appalti ha bisogno di semplificazione e sburocratizzazione”.I pentastellati Cristian Sergo e Dal Zovo si sono detti perplessi e hanno posto delle richieste che Pizzimenti ha accolto, affermando di stare studiando degli emendamenti in tal senso. Sergo ha posto l’accento su quei sindaci virtuosi che hanno già predisposto il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. “Ci vorrebbe un maggiore punteggio nel bando per questi Comuni in modo da incentivare lavori indirizzati a questo scopo”, ha suggerito. Mentre la sua capogruppo ha chiesto un sistema di premialità rivolti a quei Comuni che prevedono interventi che coinvolgono anche altri enti, per non rischiare il rifacimento di strade che dopo poco vengono riaperte per altre opere.

In difesa del ddl, i leghisti Antonio Calligaris, Lorenzo Tosolini e Luca Boschetti. “Le finanze saranno assicurate di anno in anno”, hanno garantito, sostenendo poi che “se fossero state più cospicue, il Centrosinistra avrebbe parlato di fondi distolti all’emergenza Coronavirus”. In merito alla situazione emergenziale, hanno fatto presente che “si deve portare avanti anche il lavoro ordinario e questa è una legge di cui i Comuni hanno bisogno per ottenere fondi agilmente e presto”.

Al contrario, i finanziamenti difesi dal Pd, erogati con la legge 18/2015, sono per investimenti sul patrimonio comunale. “In realtà – ha spiegato Emanuele Zanon (Progetto FVG/Ar) – quei soldi andavano alle Unioni territoriali intercomunali (Uti) per progetti sovracomunali. I piccoli Comuni non ne hanno beneficiato. Certo, servono i progetti lungimiranti, ma oggi siamo in guerra e c’è bisogno di interventi immediati”.

Da Diego Moretti (Pd) un’altra richiesta accolta dall’assessore: prevedere un massimo di spesa a intervento, proprio vista l’entità delle risorse. Il consigliere, al pari del collega Nicola Conficoni, ha poi ribadito che “c’era un accordo tra le parti che prevedeva come in questo periodo si sarebbero affrontati solo provvedimenti urgenti e su cui convergesse il consenso di tutti. In questo caso non è così. Ci sono già le norme utili, interveniamo con quelle. Altrimenti non si sburocratizza nulla”.

In chiusura di dibattito, Pizzimenti ha fatto presente di aver già avuto un secondo incontro con il Cal ed è stato stabilito che molte delle richieste dei sindaci troveranno risposta nel bando che la Regione sta predisponendo. “Il ddl è volutamente snello e semplice, lo sarà anche il bando”, ha concluso.

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