“Aquileia rischia di scomparire se non agiamo contro i cambiamenti climatici”

L'allarme lanciato da Massimo Moretuzzo presentando la coalizione di centrosinistra a suo sostegno
Matteo Femia
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“Partiamo da qui, da Aquileia, perché rischia di diventare il primo sito Unesco che finirà sott’acqua se non agiamo contro il cambiamento climatico”. E’ iniziato dall’antica città romana quello che Massimo Moretuzzo, candidato presidente del Friuli Venezia Giulia per il centrosinistra, chiama “cammino”, con la presentazione della coalizione a suo sostegno, formata da Patto per l’Autonomia, Pd, Cinquestelle, Open Sinistra, Slovenska Skupnost e Alleanza Verdi-Sinistra: ed il primo pensiero alle Cantine di Ca’ Tullio è stato per l’ambiente.

“Aquileia – ha continuato – potrebbe diventare come Atlantide se non capiamo che il clima è il tema principale. Secondo gli studi più moderni il livello dell’acqua del mare nei prossimi decenni si alzerà di mezzo metro, e questo porterebbe alla scomparsa di Aquileia. Per non parlare delle piogge, diminuite del 50% nel 2022 rispetto alla media del trentennio 1990-2020. I cambiamenti climatici – ha proseguito Moretuzzo – sono un argomento di cui la giunta Fedriga si è completamente disinteressata in questi anni: sembra l’orchestra del Titanic che continua a suonare mentre tutto va a fondo”.

L’esponente del Patto per l’Autonomia ha toccato anche il tema-sanità: “Quella del Friuli Venezia Giulia è in grandissima difficoltà” ha sottolineato. La campagna elettorale di Moretuzzo proseguirà sabato 4 marzo con una camminata lungo il Tagliamento proprio per evidenziare la sensibilità della sua coalizione ai temi ambientali.

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