Sgominato un nuovo sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti nel Pordenonese. Si tratta di un gruppo di giovani ragazze, pusher e consumatrici di eroina. Le donne si erano ripartite i compiti e si rifornivano della droga da una coppia di Mestre per poi rivendere gli stupefacenti nelle piazze a studenti, spesso minorenni, e universitari.
I carabinieri delle stazioni di Aviano e Polcenigo, attraverso una lunga attività investigativa, coordinata dalla Procura del capoluogo della Destra Tagliamento, hanno eseguito 5 misure cautelari e deferito tre persone. Tra di loro è stata arrestata una barista 20enne di Zoppola, una 19enne di Pordenone e un disoccupato pluripregiudicato 39enne tunisino, domiciliato a Mestre, che riforniva le ragazze di eroina. Coinvolta anche un’altra barista ventenne di Zoppola e la compagna del tunisino. Attraverso le indagini sono state dimostrate cessioni per oltre 2 chili di stupefacenti da gennaio ad oggi, sia a Pordenone che a Zoppola.
Per l’approvvigionamento la barista impiegava parte del suo stipendio per acquistare settimanalmente a Mestre lo stupefacente (20-50 grammi per volta) al prezzo variabile tra 7 e 12 euro al grammo che rivendevano al prezzo di 25 / 50 euro al grammo. L’amica la accompagnava con la sua auto in Veneto e provvedeva alla custodia e alla suddivisione dell’eroina in dosi, la seconda ragazza, frequentante l’ultimo anno di un liceo di Pordenone, cedeva droga ai compagni anche all’interno dei bagni dell’istituto scolastico durante le ore di ricreazione.
Si tratta dell’ennesima indagine per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Sacile. Alle operazioni hanno preso parte una ventina di militari coadiuvati dai colleghi di Mestre e Latisana, dal Nucleo cinofili carabinieri di Torreglia e dal Nucleo cinofili della Polizia municipale di Venezia.