Da ieri ha iniziato a circolare sulle chat private di WhatApp e di Telegram un nuovo modulo per autocertificare gli spostamenti in tempo di emergenza da coronavirus. Il pdf è stato scaricato e screnshottato da diversi utenti che hanno iniziato a caricarlo su Facebook e Twitter avvisando la popolazione del nuovo, ennesimo, documento utile a chi si muove in città per fare la spesa o per andare a lavorare.
Un tam-tam che ha creato risate, stupore e malumore. Peccato che il clamore sia stato generato da un modulo ‘fake‘, molto probabilmente creato ad arte per gettare discredito sull’operato del governo, che infatti non appare su nessun sito ufficiale né nel portale del Ministro degli Interni né in quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’ultima autodichiarazione ancora valida rimane, fino a nuove modifiche, quella del 26 marzo 2020 scaricabile dal sito del Viminale. La conferma che si tratti totalmente di una bufala è arrivata anche dalle forze dell’ordine.