Autismo, Zanin riceve papà di Alessio: ha camminato per 700 km fino a Strasburgo

"Non tutti possono fare tutto, ma tutti possono fare qualcosa". È questo il motto del friulano Valentino Gregoris, reduce da un impegnativo cammino di sensibilizzazione che lo ha portato a copr...
Redazione

“Non tutti possono fare tutto, ma tutti possono fare qualcosa”. È questo il motto del friulano Valentino Gregoris, reduce da un impegnativo cammino di sensibilizzazione che lo ha portato a coprire i quasi 700 chilometri che separano San Vito al Tagliamento da Strasburgo, dove era stato accolto negli spazi del Parlamento europeo per coinvolgere le istituzioni internazionali sui temi dell’autismo. Artigiano edile e papà di Alessio, ventenne che soffre di un disturbo dello spettro autistico, questo atleta delle grandi cause (non nuovo a imprese che uniscono contenuti sociali a grandi risorse fisiche), è stato ricevuto nella sala Gialla del palazzo consiliare dal presidente dell’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin.

“Valentino – ha esordito Zanin – rappresenta il prototipo del friulano che si rimbocca le maniche e cerca una soluzione, invece di sedersi e di limitarsi a piangere, aspettando che essa piova dall’alto. Lo conosco da anni e ho sempre seguito le sue attività per far emergere le istanze di un mondo importante e di grande attualità come quello legato all’autismo”. Rappresentante dell’associazione Noi uniti per l’Autismo e fondatore del progetto Autismo percorso di vita, Gregoris aveva iniziato il suo cammino denominato Autismo senza confini all’alba del 21 agosto per farvi ritorno il 24 settembre successivo dopo aver coperto 23 tappe e 684,8 chilometri, attraverso quattro nazioni: Italia, Austria, Germania e Francia. Numerosi gli incontri con i rappresentanti istituzionali dei Comuni attraversati, ripetendosi così dopo il Cammino blu che, nel 2021, lo aveva visto fondere il Cammino Celeste e il Cammino di San Cristoforo, nonché il percorso vita ad Assisi e la San Vito-Lignano Sabbiadoro.

“Il nostro ospite – ha concluso Zanin, prima di consegnargli il sigillo della Presidenza – ha sempre ottenuto grande solidarietà e sostegno da parte delle comunità che ha incontrato, manifestando la capacità di porre un problema all’attenzione attraverso uno sforzo personale. Ecco perché tenevo molto a ospitarlo in questa sede. Tienici sempre più pungolati! – questo il suo invito – rimanendo al fianco di un legislatore che deve dare una risposta alle esigenze della gente”. Gregoris, dal canto suo, ha rimarcato “l’onore e responsabilità nel portare il Fvg a Strasburgo, simbolo dell’Europa e sede opportuna per far vedere che noi genitori ci siamo. I diritti dei nostri ragazzi – ha evidenziato – non sono privilegi e, quindi, diventa prezioso incontrare più persone possibile e continuare nelle azioni senza disperdere economie. Servono edifici, ma ancor di più persone qualificate, insieme a un’empatia come quella che c’è a San Vito e sulla quale bisogna lavorare con impegno”.

All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri leghisti Ivo Moras, Giuseppe Ghersinich, Simone Polesello, Alfonso Singh e Stefano Turchet, nonché i colleghi Tiziano Centis (Cittadini) e Chiara Da Giau (Pd). Moras ha sottolineato che solo “attraverso l’oggi si può costruire il dopo di noi”, mentre Centis ha espresso la sua soddisfazione “per l’apertura delle porte consiliari a Valentino e al suo zaino, esprimendo la disponibilità istituzionale ad ascoltare e a sostenere”.

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