Baby gang sgominata nel Friuli Occidentale, 15 i colpi tra case, auto e proloco

Brillante operazione dei Carabinieri
Daniele Micheluz
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Si è conclusa una brillante operazione condotta dai Carabinieri della Stazione di Fiume Veneto e coordinata, in un primo momento dalla Procura della Repubblica di Pordenone e successivamente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Trieste, in materia di reati predatori.

I militari dell’Arma hanno portato a termine una lunga e laboriosa attività investigativa che ha permesso di disarticolare un sodalizio criminale composto da 5 giovanissimi minorenni, di cittadinanza italiana e straniera, che in concorso tra loro, a partire dal mese di giugno fino a settembre 2019, hanno colpito nell’area geografica compresa tra i comuni di Zoppola, Fiume Veneto e Cimpello, per ben 15 episodi compiuti ed accertati.

I giovanissimi hanno perpetrato 6 furti di autovettura, 2 furti su autovettura, 4 furti in abitazioni private, furti di bottiglie di superalcolici dall’associazione Pro Loco di Cimpello, 1 furto di bicicletta, 1 furto di bevande dall’interno dell’istituto scolastico “Bagellardo” di Fiume Veneto e il danneggiamento di una struttura della Pro-Loco di Pescincanna.

Gli investigatori, fin dai primi episodi criminosi, si sono resi conto che gli autori dei reati andavano ricercati nella giurisdizione di competenza, atteso che tutti i furti di autoveicolo si erano conclusi in breve tempo con il rinvenimento degli automezzi sempre nei Comuni di Zoppola e Fiume Veneto.

Questo particolare, insieme alle modalità operative, hanno spinto i Carabinieri a rivolgere le attenzioni investigative a questo gruppo di minorenni che spesso bivaccava nei 2 centri abitati, talvolta infastidendo e minacciando gli abitanti con comportamenti aggressivi.

E’ iniziata, pertanto, una genuina e costante attività di repertamento sui materiali e autovetture oggetto di furto successivamente rinvenuti per assicurare la raccolta di fonti di prova da poter sviluppare in ambito scientifico attraverso l’intervento prima della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Pordenone e poi con il supporto delle analisi di laboratorio svolte dal Ris di Parma, organo di Polizia Scientifica dell’Arma dei Carabinieri competente sulla Provincia di Pordenone.

Successivamente, la raccolta delle informazioni operata sul territorio dai Carabinieri, profondi conoscitori del contesto operativo ove i ragazzi commettevano le attività criminali, ha permesso di individuarli quali possibili autori dei reati predatori commessi.

Il loro monitoraggio e la successiva ulteriore raccolta di altri fonti di prova, recuperando gran parte della refurtiva asportata nonché tutte le autovetture abbandonate dopo i furti nei territori dei 2 citati Comuni, hanno portato i militari a poter riferire all’Autorità Giudiziaria, con dovizia di prove e particolari investigativi raccolti, i risultati degli sforzi condotti, giorno e notte, per assicurare alla Legge questo gruppo di ragazzi che con il loro comportamento aveva intaccato la percezione di sicurezza dei cittadini di quei Comuni.

In un caso, quello del tentativo di furto ai danni della “Pro-Loco” di Pescincanna, non riuscendo a portare a termine l’azione criminale per l’intervento di alcuni volontari della citata ProLoco, il gruppo criminale aveva intenzionalmente danneggiato la struttura dell’Associazione come reazione. 

In un altro, si erano prima guadagnati la fiducia di una anziana donna che li aveva fatti entrare in casa e poi aveva subito il furto di denaro in contante durante un momento di distrazione e successivamente, abusando della fiducia dell’anziana, si erano impadroniti delle chiavi della sua autovettura e gliel’avevano rubata.

Le operazioni si sono concluse con l’esecuzione della misura cautelare del collocamento in comunità di un minore italiano, classe 2003 (considerato all’interno del gruppo il leader), presso una struttura nella limitrofa Regione Veneto, e il deferimento in stato di libertà di altri 4 minori (2 di nazionalità serba, un albanese e uno bosniaca) di età comprese tra i 17 e i 13 anni), residenti tra i comuni di Zoppola, Fiume Veneto e Concordia Sagittaria. 

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