Ballottaggio di Udine, Salmè invita i suoi a non votare

Nessun accordo né apparentamento con Fontanini e De Toni. “In consiglio saremo fieramente all’opposizione di chiunque vinca”

Alessandra Salvatori

“Senza rappresentanza delle nostre idee nessuno avrà i nostri voti”. Con questa premessa Stefano Salmè, candidato per Liberi elettori – Io amo Udine alle elezioni comunali del capoluogo friulano del 2 e 3 aprile, invita gli elettori a non andare a votare per il ballottaggio di domenica 16 e lunedì 17 aprile.
In una nota diffusa questa mattina, Salmè, che al primo turno aveva ottenuto il 4,81% delle preferenze, ha chiarito la propria posizione: nessun apparentamento e nessun accordo con i due sfidanti al ballottaggio Pietro Fontanini e Alberto Felice De Toni.
“Nonostante alcune battute preliminari con esponenti dello staff del candidato sindaco De Toni – si legge nella nota – la distanza programmatica sui temi della sicurezza, dell’immigrazione e dell’identità culturale della nostra comunità, non ha consentito neppure un incontro formale con il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra. Abbiamo comunque apprezzato i toni rispettosi usati durante la campagna elettorale e l’attenzione verso il principio della “libertà di scelta” e di una maggiore autonomia della città nei confronti della Regione Fvg”.
Sul fronte opposto, il dialogo ripreso ieri pomeriggio con il sindaco uscente Fontanini non ha dato frutti. “Nonostante alcune ‘aperture’ di facciata sui mass media – scrive Salmè – l’incontro ha portato ad un nulla di fatto”.
“Delle cinque proposte portate da noi al tavolo della trattativa (1. Modifica allo Statuto comunale fissando il principio della “libertà di scelta”, 2) Sindaco primo garante della salute del cittadino 3) Stop alle grandi opere pubbliche con denaro pubblico e utilizzo del risparmio così ottenuto per finanziare la spesa sociale; in particolare il bonus di natalità, la mutua comunale veterinaria, contributo per le rette per famiglie che hanno genitori in case di riposo e un sostegno ai pensionati sociali 4) Autonomia comunale rispetto alla Regione Fvg 5) agente di quartiere e rafforzamento del controllo delle residenze) vi è stata una convergenza – spiega Salmè – solo sul tema della sicurezza e, in termini del tutto generici, sulla necessità di sostenere la natalità e gli anziani”.
Da qui, l’invito agli elettori a non votare per il ballottaggio. “La forte opposizione sociale che abbiamo rappresentato fino ad oggi nella società civile – conclude Stefano Salmè – sarà nei prossimi cinque anni resa ancora più forte dalla nostra presenza in Consiglio comunale, dove, fieramente all’opposizione di chiunque vinca, rappresenteremo con forza le istanze dei tanti cittadini e delle tante cittadine che ci hanno votato”.

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