Tragedia durante il centro estivo, bambino precipita in un pozzo e muore

La tragedia nel parco di Palazzo Coronini Cronberg a Gorizia. sul posto i sanitari, ai Vigili del Fuoco e gli agenti della Polizia di Stato della questura di Gorizia
Paola Treppo

Tragedia a Gorizia. Un bambino di 12 anni è caduto all’interno di un pozzo in pietra nel Parco della villa di Palazzo Coronini Cronberg durante una visita effettuata tra le attività del Centro estivo cui era iscritto. Inutili i disperati tentativi dei soccorritori giunti sul posto dopo l’allarme e lo choc generale. Il volo per il piccolo all’interno della profonda cavità è stato fatale. Il suo corpo è stato localizzato a una trentina di metri sul fondo del pozzo, privo di acqua.  Stefano, questo il nome della povera vittima, è caduto mentre giocava ad una attività di orienteering nel parco della villa insieme ad altri 6 ragazzi. 

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Gorizia, il personale medico inviato dalla centrale sores di Palmanova e gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Gorizia. Intorno alle 13.30 sul posto sono giunti anche i genitori della vittima. Sul posto anche il sindaco Rodolfo Ziberna e alcuni membri della giunta comunale. Stefano aveva un fratellino, ma non è ancora chiaro se fosse presente all’interno del parco. 

Al momento sono al vaglio le cause dell’incidente. Non era la prima volta che la comitiva del centro estivo, gestito dai salesiani, si recava in visita al Parco, che era diventata una meta quasi settimanale per svolgere attività ludiche e ricreative. La mappa delle attività da svolgere era posizionata sul pozzo. 

La Procura della Repubblica di Gorizia ha disposto immediatamente il sequestro dell’area, ma tante sono le circostanze che non tornano. A iniziare dal pozzo che sulla sua sommità aveva una spessa lastra di metallo agganciata ai bordi e, proprio di recente, era stata oggetto di controlli. Gli accertamenti valuteranno l’esatta dinamica per capire come la copertura sia ceduta o si sia spostata. Come riferito dal sindaco Ziberna, la famiglia coinvolta dalla tragedia è molto conosciuta in città anche per il suo impegno nel volontariato. “Nessuno riesce a darsi una spiegazione – ha spiegato commosso il primo cittadino-. Erano state fatte tutte le verifiche rispetto alle misura di sicurezza adottate. Il coperchio del pozzo era ancorato con quattro giunti su ognuno dei lati. Da quanto mi hanno riferito, gli animatori del Centro estivo avevano posizionato sopra la mappa della caccia al tesoro, usandolo come appoggio”. Il primo cittadino ha poi proclamato il lutto cittadino. 

Secondo una ricostruzione, le squadre Saf, giunte in tre minuti dalla richiesta di soccorsi, si sono subito attrezzate per calarsi nel pozzo, che ha un diametro di 1,2 metri. Il fondo era completamente asciutto e il recupero del corpo è stato effettuato tramite una barella speciale. La constatazione del decesso è avvenuta soltanto in superficie. “In tutta la mia carriera non ho mai assistito a una scena così straziante”, ha affermato uno dei soccorritori.

Il cordoglio e lutto cittadino

“È sempre difficile trovare le parole quando ci si trova di fronte a tragedie come questa, in cui a perdere la vita è un bambino di soli 13 anni, nella stagione più bella, fatta solo di giochi e allegria– scrive il sindaco Ziberna su Facebook-. È qualcosa che la nostra mente e il nostro cuore non possono accettare. Ogni morte fa soffrire famiglie e amici, ma questa lo fa ancora di più. A livello personale e di tutta la città, esprimo sentita vicinanza ai genitori e alla famiglia -prosegue il primo cittadino –. Oltre che da Sindaco, le mie sono anche le parole di un padre. Non c’è peggior tragedia di vivere la morte del proprio figlio. Ho ritenuto doveroso proclamare il lutto cittadino”.

La Chiesa di Gorizia ha comunicato che si è raccolta in preghiera per Stefano e ha espresso la propria vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore.

Il governatore Fedriga e la Giunta del Friuli Venezia Giulia hanno espresso vicinanza ai familiari di Stefano. “Una tragedia che colpisce al cuore la regione, che si stringe con affetto attorno alla famiglia”. Alle condoglianze si è unita anche la deputata del Pd, Debora Serracchiani. “Solo muto sgomento e infinita compassione, non ci sono parole nemmeno per avvicinarsi al dolore di questa tragedia . Anche chi ha visto cose terribili si sente schiantato dal pensiero della perdita di una così giovane vita strappata ai cari e al futuro”.

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