Un panino al prosciutto e un frutto. Questo il pasto al sacco che, questa mattina, centinaia di genitori udinesi hanno preparato per i propri figli, aderendo alla cosiddetta ‘Battaglia del panino’, la protesta lanciata contro il servizio mensa erogato durante le pause pranzo.
Lo sciopero, proposto dalle famiglie della scuola primaria Alberti, ha poi coinvolto anche altre elementari udinesi, tra cui la Carducci e la Marconi.
Un ‘Panino Day’ che nella sola primaria di via Baldasseria Media ha raggiunto percentuali di adesioni ‘bulgare’: 200 i bambini che hanno ‘incrociato le braccia’. Meno di venti, invece, gli alunni che non partecipato all’iniziativa. Un messaggio, questo, rivolto sia alla nuova ditta che ha in gestione l’appalto, che al Comune di Udine.
Nel frattempo, i rappresentanti mensa degli Istituti Comprensivi hanno lanciato proprio oggi anche una petizione online. I genitori lamentano la non accortezza delle diete speciali ben specificate, l’appetibilità dei piatti proposti, la somministrazione di frutta avariata, il rinvenimento di corpi estranei in certi piatti, l’inadeguatezza delle porzioni e la somministrazione di cibi a temperature inadeguate. “Il servizio da noi usufruito non è privo di costi e dal momento che siamo molto preoccupati, ci vorremo assicurare che tale situazione non si protragga col servizio di refezione dell’anno scolastico a venire”, spiegano i referenti del gruppo mensa. Sul caso, il capogruppo Enrico Bertossi di Prima Udine ha depositato questa mattina un’interrogazione.
Nel video in alto il servizio TG. Nel video in basso le interviste complete