Bidoni interrati in piazza Marconi, «Correttivi dal consenso unanime»

Dibattito infuocato politico infuocato in questi ultimi giorni in merito alla tanto discussa raccolta differenziata ‘casa per casa’ avviata a Udine. L’ultima decisione comunicata dal...
Giancarlo Virgilio

Dibattito politico infuocato in questi ultimi giorni in merito alla tanto discussa raccolta differenziata ‘casa per casa’ avviata a Udine. L’ultima decisione comunicata dal sindaco Fontanini di installare dei cassonetti interrati in piazzetta Marconi, area che sarà oggetto prossimamente dei lavori di ripavimentazione, prevedono lo scavo e il posizionamento di due stazioni interrate – con quattro contenitori ciascuno (costo stimato 20mila euro) –, dove i commercianti del centro storico cittadino potranno conferire i rifiuti delle loro attività.

La soluzione proposta non è piaciuta né a gran parte dell’opposizione né al Comitato ‘Udine Pulita, no porta a porta’ che considerano queste modifiche come delle correzioni giunte fuori tempo massimo. “Si è voluto togliere il trasporto pubblico da tutto l’asse e ora vogliamo farci transitare sulla pietra piasentina i camion della Net”, si domanda il capogruppo dem in Consiglio comunale Alessandro Venanzi che ricorda come i 400mila euro che saranno utilizzati per il rifacimento di piazzetta Marconi sono stati messi a bilancio nel 2016 “solo grazie a quelle Uti che Fontanini ha tanto combattuto”. “Grazie a quel fondo, il sindaco inaugurerà un’altra opera che non ha progettato lui. Fino a questo momento – sottolinea Venanzi- l’unica iniziativa caratterizzante del mandato del primo cittadino è stata il ‘porta a porta’ che ha riempito la città di rifiuti”.

A Venanzi e ai colleghi di minoranza replica Giovanni Govetto, presidente della II Commissione Territorio e Ambiente. Secondo il consigliere delegato, l’isola ecologica con cassonetti intelligenti da sistemare in via Podgora (costo stimato 24 mila euro), l’utilizzo dei bidoni interrati e il potenziamento dei cestini stradali sono tre correttivi apportati al sistema Casa per Casa grazie al dibattito, il dialogo e la votazione in aula.

Le iniziative intraprese riguardano soluzioni che avevano trovato il consenso unanime delle forze politiche, certificato da ordini del giorno e delibere approvati all’unanimità, e vanno tutte nella direzione di agevolare i cittadini”, spiega il consigliere di maggioranza. “Parte dell’opposizione e dei comitati invece che compiacersi per il miglioramento del sistema, hanno tuttavia deciso di rispondere con aspre critiche e commenti di scherno nei confronti dell’introduzione dei correttivi, richiesti anche da loro. Evviva la coerenza e la politica del dialogo e dell’ascolto”.

“Al netto dell’avvilente teatrino politico, credo che questi primi correttivi, già ipotizzati diversi mesi fa, dimostrino da un lato l’attitudine dell’amministrazione ad ascoltare con reale apertura e spirito di collaborazione le istanze che giungono dai cittadini e dalle forze politiche e dall’altro conferma la grande differenza ed evoluzione del sistema adottato a Udine. Il casa per casa non è il porta a porta – precisa Govetto. E’ un sistema diverso. È un sistema innovativo. I correttivi in via di introduzione non sono uno stravolgimento delle scelte fatte – conclude il rappresentante di Forza Italia-, ma la loro naturale evoluzione, anticipata fin dalle prime Commissioni Territorio e Ambiente in cui si è iniziato a parlare di questo nuovo sistema”.

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