Fatturato di 4,1 miliardi, in crescita del 13% rispetto all’esercizio precedente, utile netto di 243,6 milioni di euro, +11%, margine operativo lordo a 423,9 milioni, migliorato del 18% e portafoglio ordini passato da 5 a 6,2 miliardi di euro. Numeri da incorniciare per l’esercizio consolidato al 30 giugno 2023 del Gruppo Danieli, con fatturati e margini che coprono gli investimenti fatti e le ingenti spese in ricerca e sviluppo. Aumentano di 637 unità pure i dipendenti, arrivati a 9.732.
Danieli è premiata nel mercato internazionale per le tecnologie innovative proposte, a partire da Digimelter, una milestone di sostenibilità a livello mondiale, che per la prima volta consente di alimentare la fusione dell’acciaio direttamente con energia eolica e solare e che progressivamente sostituirà i forni elettrici tradizionali, nel percorso verso le ‘emissioni zero’. “Il successo è tale – si legge nella nota del Gruppo – che i concorrenti hanno abbandonato le loro tecnologie per copiare le nostre”.
Gli impianti Danieli conquistano il mercato per la competitività che garantiscono, sia per il costo per tonnellata di acciaio prodotto, sia per la riduzione delle emissioni di Co2.
Complessivamente l’esercizio 2022/2023 presenta una redditività operativa consolidata in crescita rispetto all’esercizio precedente, nonostante alcune penalizzazioni legate all’uscita dal mercato russo. “Il gruppo Danieli – si legge ancora nella nota – condanna l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina che ha portato un conflitto dentro l’Europa con gravi conseguenze per distruzioni, perdite di vite umane e perdite economiche ed auspica l’apertura di un tavolo di mediazione che porti alla conclusione delle azioni militari”.
Le performances di entrambi i settori del gruppo – costruzione di impianti anche chiavi in mano e produzione di acciai speciali – e il mantenimento del portafoglio ordini a buoni livelli fanno prevedere risultati in ulteriore miglioramento per il prossimo esercizio. Nel 2023 è partito nel mercato un ciclo di investimenti che porterà importanti ordini a Danieli per attuare in Europa la decarbonizzazione nella produzione di acciaio. Gli obiettivi sono di portare il fatturato a 4,3 miliardi, il margine operativo lordo a 430 milioni, la liquidità a 1,6 miliardi e il portafoglio ordini a 6,5 miliardi.
Il Consiglio di amministrazione proporrà all’assemblea degli azionisti, convocata per il 27 ottobre, la distribuzione di un dividendo di 31 centesimi per le azioni ordinarie e di 33 per quelle di risparmio, in linea con lo scorso esercizio.
Negli ultimi 10 anni l’87% degli utili è stato reinvestito in azienda, per mantenerla finanziariamente solida e per investire in impianti e innovazione.