Un’altra storica birra perde i propri legami con il Friuli. Birra Castello ha annunciato la cessione dello stabilimento produttivo di San Giorgio di Nogaro alla danese Royal Unibrew. L’annuncio è arrivato oggi con una nota dell’azienda che ha spiegato come l’operazione avvenga all’interno di un progetto volto a potenziare la fabbrica di Pedavena, a Belluno, acquisita da Heineken nel 2006.
La società danese i cui prodotti sono venduti in 70 Paesi, in Italia è presente con la Birra (la Ceres), Soft Drink (tra cui Lemonsoda, Oransoda) ed Energy Drink. Assumerà la proprietà degli asset entro la fine dell’anno, una volta completati i processi relativi alla transazione.
Per l’amministratore delegato di Birra Castello, Eliano Verardo, l’acquirente è “solido e in grado di assicurare continuità sul piano occupazionale. Alla base di questa operazione – conclude – c’è anche la volontà di puntare maggiormente sulla distribuzione dei marchi del gruppo le cui vendite segnano un costante incremento.” Tuttavia i sindacati erano all’oscuro della trattativa. “Una cessione che ci coglie di sorpresa – commenta Giovanni Longo della Fai Cisl – chiederemo subito un incontro sindacale con l’azienda e Confindustria per avere tutti i chiarimenti dell’operazione e le conseguenze per i lavoratori”.
Sulla vendita si muove anche la politica regionale. Il consigliere del Pd Massimiliano Pozzo chiede che la Regione verifichi l’esistenza di una reale tenuta occupazionale, tutelando il tessuto produttivo locale.
Birra Castello, nata a San Giorgio di Nogaro nel 1977, dopo aver rilevato l’antico birrificio di Birra Moretti, attualmente occupa un’ottantina di persone delle 140 del gruppo, che è il primo produttore di birra a capitale italiano con più di 1,2 milioni di ettolitri venduti ed un fatturato di circa 100 milioni di euro. Il gruppo è presente sul mercato con i marchi Birra Castello, Pedavena, Superior, Birra Dolomiti e Alpen.
