La Brovedani Group Spa si aggiudica il titolo di Welfare Champion 2020 / FOTO

L’azienda friulana è stata premiata a Roma alla presentazione del Rapporto 2020 del Welfare Index PMI, promosso da Generali Italia con la partecipazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigian...
Redazione

San Vito al Tagliamento – La Brovedani Group Spa di San Vito al Tagliamento, specializzata in produzioni meccaniche di alta precisione, è tra le realtà del Friuli Venezia Giulia – unica del Friuli occidentale – a essersi aggiudicata il titolo di Welfare Champion 2020 per aver raggiunto il rating più alto per il livello di welfare aziendale adottato.

L’azienda friulana è stata premiata a Roma alla presentazione del Rapporto 2020 del Welfare Index Pmi, promosso da Generali Italia con la partecipazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato e Confprofessioni.

Per il quinto anno il Rapporto ha analizzato il livello di welfare delle imprese italiane. Un’edizione straordinaria: all’indagine classica sull’evoluzione del welfare aziendale, si è infatti aggiunta una rilevazione ad hoc per registrare l’impatto del Covid sulle imprese e sul welfare aziendale.

A ritirare il riconoscimento per l’azienda con sede a San Vito è stato il Presidente di Brovedani SPA Renato Mascherin, premiato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo.

Il Welfare Index PMI 2020 ha premiato complessivamente le 78 pmi in Italia che con un welfare più maturo hanno avuto maggiore capacità di reagire all’emergenza e sono state punto di riferimento per la comunità.

La quinta edizione del rapporto Welfare Index PMI promosso da Generali Italia ha allargato il suo bacino di analisi con oltre 6.500 interviste, triplicate in 5 anni, e allargato la partnership a tutte le 5 Confederazioni nazionali, con l’ingresso di Confcommercio. L’emergenza Covid ha impresso un salto di qualità al welfare aziendale: per la prima volta le imprese attive superano il 50%, il 79% ha confermato le iniziative di welfare in corso e il 28% ne ha introdotte di nuove o potenziato quelle esistenti.

“In questo nuovo contesto del Covid-19, attraverso Welfare Index PMI, abbiamo osservato come le imprese hanno agito come soggetto sociale, oltre che economico e di mercato, per la loro diffusione nel territorio e per la vicinanza ai lavoratori e alle famiglie, dando vita a un nuovo welfare di sussidiarietà” ha detto Marco Sesana, Country Manager & Ceo Generali Italia e Global Business Lines.

“Sono straordinarie storie di resilienza delle nostre PMI e ringrazio il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le Politiche Sociali, Stanislao Di Piazza, per aver premiato le 78 imprese Welfare Champion 2020. Le imprese con un welfare più maturo sono state punto di riferimento delle comunità e hanno avuto maggiore capacità di reazione durante l’emergenza Covid. Il maggior numero di iniziative intraprese interessano le priorità del Paese: salute, sicurezza, assistenza, formazione, conciliazione vita lavoro. Questo oggi ci conferma che il welfare, oltre ad essere strategico per la crescita delle imprese, sarà leva per la ripresa sostenibile del Paese”.

Il Presidente di Brovedani SPA, Renato Mascherin, ha dichiarato: “Il riconoscimento di Brovedani come Welfare Champion, ricevuto per il secondo anno consecutivo, rappresenta il giusto coronamento delle attività che l’Azienda ha sempre posto in atto per valorizzare il personale come cardine del successo dell’impresa nel tempo. Riteniamo che uno dei presupposti fondamentali per una positiva ripartenza sia l’engagement del personale, la sua centralità nelle strategie aziendali; continueremo ad investire risorse, tempo ed energie per promuovere attività utili al benessere delle nostre persone, perché questo è il primo fattore vincente della nostra Azienda”.

“Welfare Index PMI ha monitorato le iniziative di welfare delle imprese – di tutti i settori produttivi e di tutte le classi dimensionali (da 6 fino a 1000 dipendenti) – in dodici aree: previdenza integrativa, sanità integrativa, servizi di assistenza, polizze assicurative, conciliazione vita-lavoro, sostegno economico, formazione, sostegno all’istruzione di figli e familiari, cultura e tempo libero, sostegno ai soggetti deboli, sicurezza e prevenzione, welfare allargato al territorio e alle comunità”.

“Dai tamponi, ai test sierologici, alle iniziative aperte a tutto il territorio e di sostegno al sistema sanitario nazionale, ai quali si sono aggiunti progetti di formazione a distanza, integrazione al 100% del reddito dei dipendenti in cassa integrazione e nuove modalità di lavoro. L’80% delle PMI ha dato materiali e fornito informazioni di tipo sanitario ai lavoratori mentre il 12% delle imprese ha attivato canali di supporto e servizi di consulto medico e assistenza sanitaria a distanza”.

Il 26,4% ha anche attuato iniziative aperte alla comunità esterna e di sostegno al sistema sanitario nazionale. Il 91,6% delle PMI ha infatti dichiarato di avere acquisito maggiore consapevolezza della centralità della salute e della sicurezza dei lavoratori e oltre il 70% ha affermato che in futuro il welfare aziendale avrà maggior rilievo. Infine, il 65% ha dichiarato che l’azienda contribuirà maggiormente alla sostenibilità del territorio in cui opera.

I risultati del Rapporto 2020 evidenziano che il tasso di iniziativa nel Nord-Est è quasi sempre superiore alla media italiana in tutte le 12 aree del welfare esaminate, con particolare rilevanza per la sicurezza (il tasso di iniziativa è raddoppiato salendo al 60%), assistenza come check-up e prevenzione (il valore è triplicato salendo al 23%), sanità complementare (42,2%), conciliazione e genitorialità (51%). 

In quest’ambito si registra la grande accelerazione dello smart working/nuove modalità di lavoro, visto come strumento di flessibilità, non sostitutivo del lavoro in presenza. Le imprese sottolineano la necessità di un’evoluzione della cultura gestionale, per diffondere nuovi modelli centrati sull’autonomia organizzativa e la responsabilità dei lavoratori.

Grande importanza, inoltre, della formazione (43%) e della crescita, ancora iniziale ma rapida delle iniziative a sostegno delle famiglie per l’istruzione dei figli (da 3% a 5,8%), in un Paese che ha tra le sue principali criticità l’inadeguato livello di istruzione avanzata, il blocco della mobilità sociale, le difficoltà dei giovani nel lavoro.

Il Welfare Index PMI 2020 ha dunque premiato le 78 pmi, tra cui Brovedani Group, che con un welfare più maturo hanno avuto maggiore capacità di reagire all’emergenza e sono state punto di riferimento per la comunità.

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