Bruno Macchi ha ammesso l’assassinio di Luca Tisi

Recuperata la possibile arma del delitto e gli indumenti indossati dalla persona vista scappare in bicicletta. Il procuratore Massimo Lia: "Fondamentali le telecamere e l'aiuto della cittadinanza"
Redazione
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Bruno Macchi, sottoposto a fermo di indiziato per l’omicidio di Luca Tisi, ha confessato il delitto. Lo ha riferito il Procuratore della Repubblica di Udine, Massimo Lia, nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in Questura.

Tanti gli indizi trovati dagli inquirenti sul ciclista visto fuggire dal condominio Alpi 1, poco dopo l’assassinio del senzatetto. A fornire un identikit – via via sempre più accurato – sono state in particolare le telecamere della zona, in particolare quelle di via Ermes Di Colloredo e di via Deciani.
Gli inquirenti hanno stretto il cerchio in breve tempo, raccogliendo, giorno dopo giorno, sempre più gravi indizi sul 28enne italiano di origini brasiliana, fermato ieri nella sua abitazione di via Deciani.

Macchi è stato fermato e portato in Questura, ieri, dove, in presenza dell’avvocato, ha ammesso l’assassinio, ad oggi ancora senza un reale movente. I due, infatti, pare non si conoscessero. “Fondamentali sono state sia le telecamere che l’aiuto della cittadinanza”, ha detto il procuratore Lia, che ha riferito che è stata inoltre sequestrata la possibile arma del delitto – un coltello da sub – indicato dallo stesso Macchi ieri. Nella casa di via Deciani sono state inoltre trovati e recuperati gli indumenti indossati dal presunto omicida sabato scorso, giorno della violenta aggressione subita dal clochard.

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