Si sono riaccesi i proiettori nelle sale di via Asquini. Nuovissima la sala Astra, con 175 posti, comode poltrone in pendenza e uno schermo ancora più grande che accoglierà il suo pubblico. Uno spazio nel cuore della città, quello racchiuso all’interno dello storico edificio anni Trenta firmato dall’architetto Ermes Midena, che riapre finalmente le sue porte, giusto in tempo per le festività natalizie da sempre caratterizzate dall’arrivo sul grande schermo di tantissime prime visioni, da vedere e condividere con tutta la famiglia.
Udine ha nuovamente un’oasi dove incontrarsi, ritrovarsi, sentirsi a proprio agio e “fare comunità”. Uno spazio che a molti è mancato. Riapre le porte anche il bookshop del Visionario, con il suo vasto assortimento di titoli in dvd e BluRay.
Il Visionario riapre con quella che è da sempre una delle sue cifre stilistiche: un film in prima visione e un’ospite speciale! A inaugurare la rinnovata sala Astra, questa sera, alle 20, la modella e icona degli anno ’60 Benedetta Barzini, protagonista del documentario LA SCOMPARSA DI MIA MADRE. Due genitori importanti ma assenti. Una bellezza fuori dal comune. Prima italiana a finire sulla copertina del Vogue americano, Benedetta Barzini è stata musa di artisti come Andy Warhol, Salvador Dalì e Richard Avedon. Negli anni ’70 abbraccia da militante la causa femminista, diventando scrittrice e docente acuta e controcorrente di Antropologia della moda, in eterna lotta con un sistema che per lei significa sfruttamento del femminile. Una donna fuori dagli schemi che si racconta davanti all’obiettivo del figlio Beniamino Barrese.