«Caffè a 1,30 euro a tazzina. Aumento necessario per difendere l’espresso e i baristi»

I titolari di Oro Caffè: "L'aumento è un modo per far sentire la nostra vicinanza a tutti i baristi, in questo periodo così difficile e di lenta, lentissima ripresa"
Redazione
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Le difficoltà economiche conseguenti all’emergenza coronavirus e al lockdown stanno mettendo in forte difficoltà la categoria dei baristi, costretti in molti casi ad aumentare il prezzo dei loro prodotti. In difesa di questa scelta e della categoria, sono intervenuti i titolari di Oro Caffè, azienda leader di Tavagnacco, dichiarando che la variazione del costo è più che legittima e giustificata . “Il caffè – spiegano Chiara e Stefano Toppanodeve raggiungere un prezzo di almeno 1,30 euro. Gli incassi sono dimezzati. Se non si interviene – concludono – sarà un pessimo Natale”

Le dichiarazioni

Vogliamo manifestare la piena vicinanza ai nostri clienti baristi che stanno affrontando questo duro passaggio con positività e buona volontà. Il caffè espresso rappresenta un’eccellenza italiana e come tale è riconosciuta e stimata in tutto il Mondo. All’estero infatti normalmente il pubblico è abituato a pagare di più il caffè in tazza, per esempio tra 1,75€ e 1,90€ in Austria e in Germania, 1,60€ in Francia, 1,39€ in Spagna, 1,50€ in Russia e in Polonia e 1,30€ in Grecia e in Romania. Per cui troviamo sia ragionevole in questo momento in Italia l’innalzamento esiguo di 0,10€ – 0,20 € a tazzina. Questo potrà garantire al mantenimento di un ottimo livello qualitativo ed essere utile non solo per andare in contro alle spese fisse sostenute dai gestori in questi mesi di chiusura senza incassi ma anche per cercare di trovare un equilibrio con la minor affluenza nei locali dovuta ai nuovi regolamenti per l’emergenza Covid-19. Uno sforzo, peraltro simbolico, da parte di tutti non potrà che rappresentare la vicinanza ed il senso di appartenenza ad una comunità che ha voglia di ripartire in sicurezza, per il bene di tutti.

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