Calo economia tedesca e attentato in Arabia non frenano la Siot

Il rallentamento dell’economia tedesca e gli attacchi agli impianti petroliferi arabi non preoccupano la Siot, la società che gestisce l’oleodotto transalpino che oggi, a Trieste, h...
Redazione
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Il rallentamento dell’economia tedesca e gli attacchi agli impianti petroliferi arabi non preoccupano la Siot, la società che gestisce l’oleodotto transalpino che oggi, a Trieste, ha incontrato imprenditori, operatori economici e amministratori locali di Italia, Austria e Germania. “Stiamo marciando ai ritmi quasi record dello scorso anno – ha detto il presidente della Siot, Alessio Lilli – Nel 2018 abbiamo trasportato 41,7 milioni di tonnellate di greggio, poco meno del record dell’anno precedente di 42,4 milioni di tonnellate, e quest’anno siamo in linea. Se c’è un rallentamento dell’economia tedesca, ancora non si vede nell’industria della raffinazione”. Non ci sono preoccupazioni neanche per le conseguenze degli attacchi ai pozzi petroliferi arabi.

“Anche da quel fronte non abbiamo ripercussioni e non immagino che ci possano essere prevedibili ripercussioni– ha riferito Lilli – L’industria mondiale del greggio è globale e ha la possibilità di compensare, quasi sempre nella sua storia, mancati approvvigionamenti”.

La Siot copre l’intero fabbisogno energetico petrolifero della Baviera e del Baden Wurttemberg, il 40% della Germania, il 90% dell’Austria e il 50% della Repubblica Ceca, dopo aver attraversato Friuli, Austria e Germania. L’oledotto ha tagliato lo scorso agosto il traguardo delle 20.000 petroliere, suggellato in un manifesto presentato oggi. E dopo il record di 42,4 milione di tonnellate trasportate nel 2017 si guarda già al nuovo primato. “Io credo che il 2020 ha ottime prospettive per essere l’anno di un nuovo record”.

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