Cantare l’inno della X Mas o commemorare la Flottiglia non è apologia del fascismo

A stabilirlo è una sentenza del giudice per le indagini preliminari di Gorizia che ha archiviato il procedimento nei confronti di due consiglieri comunali denunciati lo scorso anno
Ivan Bianchi
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Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gorizia ha archiviato il procedimento a carico dei consiglieri comunali di Gorizia Fabio Gentile e Serenella Ferrari. La notizia arriva a pochi giorni dalla commemorazione dei combattenti della Decima Flottiglia M.A.S. e riguarda proprio i due consiglieri che negli anni passati hanno partecipato alle edizioni della manifestazione nell’atrio del municipio di Gorizia. Secondo il giudice per le indagini preliminari Carlo Isidoro Colombo la manifestazione “non può essere ritenuta una ‘manifestazione fascista’ nel senso inteso dalla Legge Scelba, trattandosi di una riunione autorizzata, finalizzata unicamente a rendere omaggio a dei soldati morti in battaglia oltre settant’anni fa. L’ordinanza di archiviazione sottolinea anche come “la riproduzione dell’inno della X° M.A.S. non assume penale rilevanza, considerato che, a differenza di altri canti dell’epoca, non contiene alcun riferimento al movimento fascista o a ideologie razziste o totalitarie”. Vi è anche la citazione del “saluto romano con cui il consigliere Gentile è solito rispondere all’appello in consiglio comunale” che “riveste il carattere di un gesto folcloristico e inutilmente provocatorio ma inidoneo – in sé – a mettere in pericolo il bene giuridico protetto dalla norma”.

Per primi erano stati segnalati proprio il sindaco, Rodolfo Ziberna, e il suo vice, Stefano Ceretta. Il primo per aver autorizzato la manifestazione, il secondo per aver presenziato. Presenti anche la consigliera comunale Serenella Ferrari, socia della stessa Associazione che aveva presenziato, -come fa da decine di anni – alla cerimonia ed il consigliere comunale Fabio Gentile, pure lui da sempre presente, che aveva cantato l’inno della Decima Flottiglia. Sono stati fatti oggetto di un esposto dell’ANPI nazionale che era stata interessata alla questione da parte dell’ANPI di Gorizia che lo aveva preannunciato a mezzo stampa. Al consigliere Gentile era stato pure contestato il fatto di avere risposto ‘presente’ con il braccio teso rispondendo all’appello durante dei consigli comunali.

A seguito di tali fatti, sono stati compiuti tutti gli accertamenti nei confronti dei segnalati. Il Sindaco Ziberna ed il Vicesindaco Ceretta non sono stati oggetto di ulteriori verifiche, mentre per i due Consiglieri comunali il GIP aveva chiesto l’apertura di procedimento per violazione degli art. 4 e 5 della Legge 645/1952 (legge Scelba). Tale legge sanziona la volontà di ricostituire il disciolto partito fascista ma sanziona anche condotte individuali, quali l’apologia del fascismo (art. 4) ed il compimento di “manifestazioni fasciste”.

Il 2 agosto 2019 il pubblico ministero aveva richiesto l’archiviazione del procedimento al quale l’ANPI, in qualità di estensore dell’esposto si era opposto. L’ANPI aveva peraltro preannunciato similare successivo esposto inerente fatti accaduti anche nella manifestazione del 2019 svoltasi ed autorizzata come sempre all’interno del Comune di Gorizia. Si era pertanto andati ad ascoltare in udienza camerale, il 14 novembre 2019, i difensori dei Consiglieri – per entrambe, l’avvocato Claudio Giacomelli del Foro di Trieste – e degli esponenti. A scioglimento della riserva assunta, il 28 novembre, era stata depositata in Cancelleria del Tribunale di Gorizia, l’ordinanza di archiviazione a seguito di Udienza Camerale.

Il GIP, Carlo Isidoro Colombo, ha disposto l’archiviazione del procedimento e l’immediata restituzione degli atti al Pm. Occorre sottolineare e prendere fermamente atto che il GIP, nell’archiviare, esprime una chiara linea in merito all’istanza presentata dall’ANPI che si era opposto all’archiviazione già da subito disposta dal Tribunale di Gorizia. “L’ANPI pertanto non è soggetto legittimato a proporre opposizione alle richieste di archiviazione rispetto a tali fattispecie di reato;” afferma perentoriamente il GIP in quanto la tutela della “sicurezza dell’ordinamento costituzionale” dichiarata dalla Legge Scelba (art. 5), determina “che la persona offesa dal reato va individuata nell’Organizzazione Statale, unico soggetto preposto alla tutela degli interessi specificamente inerenti all’ordinamento costituzionale”.

“Appare veramente stupefacente come l’ANPI goriziano continui imperterrito a vedere fascismo dietro ogni manifestazione che non sia organizzata da loro – affermano Gentile e Ferrari – visibilmente soddisfatti della duplice archiviazione dell’esposto presentato dall’ANPI sotto dettatura da parte di quello goriziano e pure di qualche movimento politico che si sta distinguendo per le sue azioni e per gli scritti contro l’amministrazione goriziana di centro destra”.

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