Sei imprese edili della Provincia di Gorizia sono state sospese dai Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza. Una settima ditta, sempre del Goriziano, è stata invece fermata perché tra i suoi dipendenti era presente un lavoratore in nero.
Le irregolarità sono emerse in ben 7 delle 12 ditte controllate dai militari dell’Arma e hanno portato a contestare 11 violazioni complessive e a elevare sanzioni per 70mila euro.
Le inadempienze riscontrate tra i cantieri attivi a Gorizia e a Ronchi dei Legionari riguardavano in particolare carenze di igiene, impianti elettrici irregolari e impalcature non a norma, con materiali sporgenti o pericolosi vuoti presenti tra i ponteggi.
Nel dettaglio
A Gorizia, nel corso di attività ispettiva effettuata presso due cantieri edili, uno per la costruzione di uno stabile ad uso civile nell’ambito di un appalto pubblico ed uno per la ristrutturazione di uno stabile privato, all’interno dei quali operavano nr. 3 imprese edili, sono state riscontrate violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro relative alla presenza di aperture nel vuoto prive di difese atte ad impedire le cadute dall’alto, il deposito di materiali di risulta sulle impalcature, la presenza di impalcature non a norma, la viabilità di cantiere compromessa dalla presenza di materiali sporgenti e pericolosi per l’incolumità dei lavoratori e impianti elettrici non a norma. Nei confronti di una ditta veniva adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, venivano contestate sanzioni amministrative per oltre 30.000 euro e venivano deferite in stato di libertà di nr. 2 persone. Inoltre, veniva riscontrata la presenza di un lavoratore “in nero”, per cui nei confronti del titolare della ditta veniva applicata la “maxi sanzione per lavoro nero” in misura superiore al 10% del personale complessivamente occupato ed il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero nei confronti di una delle imprese con la contestazione di sanzioni ammnistrative per oltre 4.000 euro.
A Ronchi dei Legionari, nel corso di attività ispettiva effettuata presso tre cantieri edili per la ristrutturazione di 2 complessi residenziali e 4 unità abitative private, i Carabinieri del NIL riscontravano la presenza di aperture nel vuoto non protette e impalcati non idonei, adottando conseguentemente nei confronti di 3 aziende il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di 3 salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con la contestazione di sanzioni amministrative pari a 9.000 euro. Venivano, inoltre, deferiti in stato di libertà 5 datori di lavoro e contestate ammende per circa 25.000 euro.