Carburante oltre i 2 euro, fuga dei pendolari oltre confine

Prezzi della benzina senza freni. Il costo alla pompa ieri ha superato i due euro al litro in alcuni impianti del Friuli e oggi si registrano ulteriori rincari, sia per la verde che per il diesel. Gli...
Alessandra Salvatori
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Prezzi della benzina senza freni. Il costo alla pompa ieri ha superato i due euro al litro in alcuni impianti del Friuli e oggi si registrano ulteriori rincari, sia per la verde che per il diesel. Gli aumenti preoccupano i cittadini, già alle prese con bollette della luce e del gas lievitate.

Ma il malumore cresce anche tra i gestori degli impianti. “Il repentino aumento dei prezzi, anche in un’ottica di revisione della legge regionale sugli sconti carburanti, rende urgente un ascolto ancora più ampio della categoria dei gestori e, in particolare, di coloro che operano a ridosso del confine” afferma il consigliere regionale della Lega Diego Bernardis. “L’assessore regionale Fabio Scoccimarro – aggiunge – ha fatto fino a ora un eccellente lavoro. In particolare, attraverso i super sconti o l’inclusione di Gradisca d’Isonzo, Moraro, Mariano, Farra d’Isonzo, Buttrio e Premariacco in Fascia 1. Ora, però, è necessario un approccio ancor più tenace per contrastare il pendolarismo del pieno oltreconfine”.

Bernardis evidenzia come la categoria dei benzinai sia rimasta esclusa dai ristori del Governo. “E con l’esodo del rifornimento oltreconfine – sottolinea – esiste il concreto rischio che numerose famiglie restino senza lavoro, soprattutto nelle nostre zone di confine”. Per Bernardis è necessario che lo Stato faccia la propria parte. La chiusura dei confini causata dalla pandemia da Covid – evidenzia – ha certificato e quantificato il fiume di denaro, in accise e Iva, che emigra all’estero. Che altro deve accadere – si chiede Bernardis – affinché a Roma prendano atto che ci sono attività che da oltre 14 anni non operano in contesto di libero mercato, né di leale concorrenza rispetto agli operatori d’oltreconfine?”.

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