Caritas di Udine: con l’emergenza le famiglie senza cibo sono passate da 10 a 300

I magazzini della mensa di via Ronchi si stanno svuotando e il responsabile della struttura chiede aiuto ai cittadini.
Alessandra Salvatori
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Dall’inizio del lockdown sono passate da 10 a 300 le famiglie che chiedono aiuto alla Caritas di Udine per la spesa alimentare. I magazzini della mensa di via Ronchi si stanno svuotando e il responsabile della struttura chiede aiuto ai cittadini.

La mensa di via Ronchi a Udine è in grande affanno. Ogni giorno alla struttura arrivano nuove richieste di aiuto da parte di cittadini che a causa dell’emergenza Coronavirus hanno difficoltà nell’approvvigionamento di cibo. Nuovi poveri, così li definisce il responsabile della struttura, Alberto Barone. Le misure restrittive per il contenimento del Covd impediscono l’ingresso nella mensa dei bisognosi. I volontari consegnano alle persone in difficoltà il sacchetto con il pranzo e la cena da asporto. Le famiglie vengono anche aiutate nella richiesta per l’ottenimento dei buoni spesa.

I magazzini di via Ronchi, ben riforniti prima della crisi sanitaria grazie alla rete solidale del territorio, ora si stanno vuotando. Piccole donazioni di privati e anche dei ristoranti che, essendo chiusi, regalano la carne congelata, consentono di andare avanti. Ma il fatto che i nuclei familiari da sostenere siano passati da 10 a 300 fa sì che tutto ciò non basti più. ——— Rimanendo a casa, per ragioni di sicurezza, i volontari ultrassessantacinquenni, asse portante del terzo settore, c’è anche la necessità di rafforzare la rete di supporto. Si sono unite al gruppo – sono una quindicina le persone che operano quotidianamente – anche maestre che in questo periodo non sono a scuola.

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