“A seguito di accertate positività nel gruppo squadra, la Salernitana prende atto delle disposizioni dell’ASL di Salerno, che ha richiesto la sospensione dell’attività della squadra e ne vieta la partecipazione ad eventi sportivi.” Quindi niente partenza per Udine per Colantuono e squadra. Fatti che cozzano con le parole pronunciate ieri dal direttore dell’Area Tecnica Pierpaolo Marino. “Non ci saranno stravolgimenti, dalla Lega hanno sempre detto che la situazione non era così grave da giustificare il rinvio.”
E ora? Ora manca l’ufficialità, determinante in queste situazioni. Perchè serve che la Lega Serie A decida per il rinvio della gara, comunicandolo alle squadre e agli arbitri. In quel caso, la partita si giocherà in futuro, sempre che il Consiglio Federale confermi la permanenza della Salernitana in Serie A. Ma senza decisione della Lega, la partita si dovrà giocare regolarmente, che senza la partenza della Salernitana equivale ad un tre a zero a tavolino.
L’unico precedente in questo senso è del tre ottobre 2020, quando al Napoli dall’ASL fu fatto divieto di raggiungere Torino per la sfida con la Juventus. In quel caso, la Lega confermò la partita, con successivo 3 a 0 a tavolino per i bianconeri e mesi di aule di tribunale, terminati con la ricalendarizzazione della partita. Improbabile che la Lega voglia replicare quella situazione, ma al momento ancora nessuna decisione è arrivata da Roma. E l’Udinese attende.